All’epoca era soltanto un movimento studentesco cattolico di belle speranze (integraliste). Nel giro di pochi anni diede vita a una formazione politica, il Movimento Popolare, e divenne una realtà ecclesiale di primo piano con il riconoscimento ufficiale da parte di Giovanni Paolo II per decreto nel 1982. Un’ascesa apparentemente inarrestabile. Tutto merito della fede in Dio? Un’inchiesta de L’Espresso, che pubblica i Kissinger cables di Wikileaks, rivela i rapporti tra le autorità statunitensi e Comunione e liberazione fin dagli anni… Leggi tutto »
Blogger atei bangladesi: l’Uaar scrive alle organizzazioni islamiche italiane
Gentili rappresentanti dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii), della Comunità Religiosa Islamica (Coreis), dell’Associazione Musulmani Italiani (Ami) e della Lega Musulmana Mondiale, la situazione in Bangladesh sta precipitando: diversi blogger atei sono stati arrestati e una folla enorme, circa mezzo milione di persone, ha chiesto la loro impiccagione. Apprendiamo queste notizie con orrore. L’applicazione delle leggi sulla “blasfemia” si rivela ancora una volta uno strumento liberticida che mette in serio pericolo giovani vite umane, dentro e fuori dal carcere. Tutto ciò… Leggi tutto »
Blogger atei bangladesi, l’Uaar scrive al governo
Presidente Monti, quale ministro degli affari esteri ad interim ha senz’altro già avuto modo di essere aggiornato sulla situazione in Bangladesh. All’arresto di diversi blogger atei ha fatto seguito un’imponente manifestazione islamista, a cui hanno partecipato alcune centinaia di migliaia di persone, che ha chiesto la loro impiccagione. Lo scorso febbraio un altro blogger, Ahmed Rajib, venne ucciso a colpi di machete. Le vittime di tale furia sono giovani colpevoli soltanto di pensarla diversamente dalla maggioranza della popolazione, e di… Leggi tutto »
I blogger atei del Bangladesh, che gli islamisti vogliono impiccare
Ne abbiamo parlato recentemente, domandandoci se non fosse in corso un’altra primavera. Gli sviluppi della crisi in Bangladesh sembrano purtroppo andare, anche qui, in direzione di un nuovo inverno. Se non peggio: di una vera e propria era glaciale. A Dhaka si sono svolte imponenti manifestazioni di giovani pro laicità e democrazia contro il partito islamista Jamaat-e-Islami, coinvolto nei crimini della guerra d’indipendenza nel 1971. La scrittrice Tasmila Nasreen ha appoggiato la mobilitazione paragonandola a quella egiziana di piazza Tahrir…. Leggi tutto »
La clericalata della settimana n. 13: Cesare Prandelli
Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”. Il primo posto, questa settimana, è assegnato al commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli,… Leggi tutto »
Nuova recensione sul sito: “Il caso o la speranza?”, di Mancuso e Flores d’Arcais
Una nuova recensione è stata pubblicata nella sezione Libri del sito UAAR. Il volume è Il caso o la speranza? di Paolo Flores D’Arcais e Vito Mancuso (ed. Garzanti). Recensione a cura di Stefano Marullo. Acquista questo libro su IBS
Nuovo numero de L’Ateo: “Tanto piacere!”
È in corso di distribuzione il secondo numero dell’anno della rivista L’Ateo, il bimestrale dell’UAAR. I soci possono leggerlo da subito sul sito, attraverso l’area loro riservata. Il numero è intitolato “Tanto piacere!” e presenta contributi di Turchetto, Christina, Massa, Beani, Rota, Fazio, D’Alpa, Tamagnone, Dondoni, Martarello, Borda, Zucchini, Cartolari, Loroni, Soumois, Ghio, Gravino, Staino. La Redazione
“Un cristiano ucciso ogni cinque minuti”: verità o propaganda?
Diversi mezzi d’informazione, in particolare Rainews24 in heavy rotation durante le vacanze pasquali, hanno rilanciato con sempre più frequenza il meme per cui nel mondo “un cristiano viene ucciso ogni cinque minuti”. Con particolare enfasi è stata diffusa questa informazione durante la via crucis: un accostamento che ha un impatto facilmente intuibile, specie nel clima di papolatria che sta facendo seguito all’elezione di Francesco I al soglio pontificio.
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