Virus clericale, nazione infetta

In questi giorni il governo sta valutando ulteriori misure per arginare l’epidemia di coronavirus, ma non sono previste limitazioni particolari per i riti religiosi con i fedeli. Persino in questi mesi, nonostante l’evidenzia scientifica e diversi episodi di cronaca, le istituzioni hanno mantenuto un occhio di riguardo per la Chiesa cattolica. Si sono pure intensificati in maniera ossessiva gli atti di ossequio e sottomissione verso la religione da parte di figure pubbliche, a tutti i livelli, per invocare presunti aiuti… Leggi tutto »

La religione è in declino, per diversi buoni motivi

I non affiliati a una religione e gli atei e gli agnostici dichiarati sono in una fase di forte crescita numerica. Che è facilmente verificabile in occidente e in estremo oriente, ma comincia a essere rilevabile anche in America Latina e persino nel mondo arabo-musulmano. È un dato di fatto inconfutabile, anche se non se ne parla granché. Forse perché tanti organi d’informazione preferiscono le false rivoluzioni a quelle vere. Non è un dato universale, perché in troppi paesi il… Leggi tutto »

La clericalata della settimana, 50: il sindaco di Palermo giura fedeltà all’Immacolata e rinnova il “patto di sangue”

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”. La clericalata della settimana è del sindaco di Palermo… Leggi tutto »

L’Educazione civica terreno di conquista degli insegnanti di religione?

L’insegnamento di Educazione civica – introdotto da quest’anno scolastico – rischia di trasformarsi in un’ora di religione cattolica obbligatoria. È questa la denuncia dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) che, a seguito di segnalazioni in tal senso, ha scritto oggi alla ministra Azzolina affinché sia scongiurato il rischio che l’insegnamento dell’Educazione civica sia impartito dagli insegnanti di religione cattolica. «L’attacco all’ora di Educazione civica (introdotta dalla legge 20 agosto 2019, n. 92) è preparato da lontano», spiega Roberto Grendene. «È da… Leggi tutto »

Le realtà invisibili

“The bubbles are not reality, it’s inside your head” cantavano gli Eiffel 65 più di 20 anni fa e il messaggio è più attuale che mai. Viviamo in una bolla, interagiamo principalmente con persone coi nostri stessi gusti, evitiamo di leggere le notizie che non ci piacciono, abitiamo in quartieri dove i vicini hanno stili di vita simili e sui social la dinamica è ancora più accentuata: la cerchia di amici e conoscenti che ci scegliamo tende a rassicurarci sulla… Leggi tutto »

Vogliamo rendere laico e civile il nostro paese

No, l’Italia non è un paese laico e civile. Certo, non c’è la pena di morte per chi esce dalla religione nella quale è stato inserito dalla nascita, come invece accade in almeno 10 paesi nel mondo. Ma occupa solo il 101° posto nella classifica dei paesi che rispettano i diritti di atei e agnostici, dietro la Polonia e ben lontani dalla vetta, dove per l’Europa ci sono Olanda e Belgio. E non lo è per le scelte politiche, visto… Leggi tutto »

Laicità… Insciallà

Il 17 dicembre cadrà il decennale dello scoppio della rivoluzione tunisina, avvio della breve stagione nota come “primavera araba”. Nell’ultimo numero di Nessun Dogma (n.6/2020) ne ha scritto Paolo Ferrarini intervistando la cineasta Nadia El Fani. Pubblichiamo integralmente l’articolo. Per leggere la rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Cosa resta delle primavere arabe: Nadia El Fani e il caso Tunisia. È sin troppo facile, a dieci inverni dalla prima scintilla che le ha scatenate, guardare con occhio… Leggi tutto »

Rapporto 2020 sulla libertà di pensiero nel mondo: ecco i paesi in cui i non credenti sono più a rischio

Atei e agnostici sono discriminati in 106 paesi del mondo: in almeno 10 l’apostasia è punibile con la morte; in 68 la blasfemia è un reato; in 35 la legislazione statale deriva in tutto o in parte da norme religiose; in 48 a dirimere questioni familiari o morali sono tribunali religiosi; in 26 è in vigore il divieto per i non religiosi di ricoprire alcune cariche; in 34 è prevista istruzione religiosa obbligatoria nelle scuole statali; in 15 è difficile… Leggi tutto »