Risultati della Ricerca: islam

Cronache della disillusione

Muhammad Hisham Nofal, ingegnere egiziano perseguitato per aver partecipato a una trasmissione in cui ha parlato pubblicamente del suo ateismo, e Yahya Mustafa Ekhou, mauritano perseguitato dalle autorità e dai fondamentalisti per aver criticato l’islam, condividono la loro difficile esperienza di rifugiati in Germania sul n. 5/2021 della rivista Nessun Dogma. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Testimonianza di Muhammad Hisham Nofal Chiuso in bagno all’aeroporto di Francoforte ho aspettato di… Leggi tutto »

Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese. La buona novella laica del mese è il calo, per la prima volta, delle scelte esplicite dell’8×1000 a favore della Chiesa cattolica sotto il 30%. Sono passate al 29,03% per l’anno fiscale 2020, secondo i dati provvisori diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: i contribuenti che hanno scelto la… Leggi tutto »

Ikram è libera!

Esprimiamo la nostra gioia per la liberazione di Ikram Nazih, incarcerata per due mesi in Marocco per offesa alla religione islamica. Quella capitata alla 23enne italo-marocchina è solo una delle numerose e drammatiche vicende che colpiscono i “blasfemi” nei paesi in cui tra la legge civile e la sharia non c’è molta (o alcuna) differenza. Per Ikram c’è stato un lieto fine e da ieri è di nuovo libera. L’interessamento della diplomazia italiana ha giocato un ruolo importante, e la… Leggi tutto »

Falso a chi?

In punta di diritto come si fa a distinguere una credenza religiosa “vera” da una “inventata”? Ne parla Adele Orioli sul n. 5/2021 della rivista Nessun Dogma. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Che cosa sia o possa essere considerata una religione dal punto di vista giuridico non è una domanda che riesca a ricevere risposta univoca. Di sicuro nel complesso e globalizzato mondo contemporaneo, dove le religioni riconosciute superano le… Leggi tutto »

Esportare la libertà, per poi lasciar ammazzare chi l’ha voluta assaporare

Eravamo stati facili profeti nel prevedere una facile avanzata talebana. Anzi, ci siamo purtroppo rivelati sin troppo ottimisti. Perché nel giro di pochi giorni l’Emirato islamico dell’Afghanistan è già diventato una realtà: e meno male che Joe Biden, soltanto un mese fa, aveva sostenuto che «l’esercito talebano non è quello nordvietnamita; non sono lontanamente paragonabili in termini di capacità; non ci sono proprio possibilità che vedrete persone evacuate dal tetto dell’ambasciata degli Stati Uniti in Afghanistan». E invece il remake… Leggi tutto »

Cheeseburger In Paradise

Una caratteristica della maggior parte delle religioni è quella di imporre ai suoi fedeli norme dietetiche. Se alla base possono sussistere vaghi motivi ecologici o medici a legittimarli è l’identità di gruppo. Ne parla Valentino Salvatore sul n. 4/2021 della rivista Nessun Dogma. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Quel (buon?) vecchio diavolo illuminista di De Sade, che se ne intendeva, ebbe a dire: «Non conosco nulla che vellichi così voluttuosamente lo… Leggi tutto »

Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese. La buona novella laica del mese è l’approvazione del testo base sul fine vita da parte delle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali della Camera. Un atto concreto del Parlamento per arrivare a una legge sulle “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”, nel solco dei pronunciamenti della Corte… Leggi tutto »

Le accuse di “blasfemia” migrano ormai tra i continenti

Ikram Nazih ha ventitré anni, è nata in Italia da genitori marocchini, ha vissuto quasi soltanto nel nostro paese, ne ha acquisito la cittadinanza e ha cominciato a frequentare l’università di Marsiglia. Due anni fa ha pubblicato su Facebook una vignetta che trasformava un versetto del Corano in un versetto che parlava di whisky. Dopo essere stata insultata da alcuni fedeli zelanti ha immediatamente cancellato il post, e tutto sembrava essere finito lì. Sembrava. Mai dire mai, con gli islamisti…. Leggi tutto »