La scrittrice libanese Joumana Haddad, laica e femminista, ricorda la strage di Suruc in cui 32 giovani attivisti socialisti turchi e curdi sono stati uccisi da un’estremista islamica affiliata all’Isis che si era infiltrata nel gruppo prima che partisse alla volta di Kobane per sostenere la ricostruzione. “Il crimine più grande dello Stato Islamico, e in questo senso forse la sua più grande «vittoria»”, scrive, è “privarci della nostra facoltà di compatire e di sentirci offesi; dell’incapacità di sopportare che… Leggi tutto »
Risultati della Ricerca: islam
Lo sbattezzo, diavoleria che infastidisce il curato di campagna
Un parroco della provincia di Ravenna riceve una richiesta di sbattezzo, senza documento d’identità e indirizzo per la risposta. Ne approfitta per esporre al pubblico ludibrio la richiedente pubblicando la lettera sul giornalino parrocchiale e commentandola in maniera sarcastica. Formalmente il parroco rispetta la legge sulla privacy, oscurando i riferimenti personali e riferendosi all’interessata chiamandola con uno pseudonimo (“Giusy”), ma lo scritto è espressione tipica dell’atteggiamento di supponenza e fastidio manifestato da molti sacerdoti di fronte a un fenomeno sempre… Leggi tutto »
Mona Eltahawy: “C’è bisogno di una rivoluzione sessuale in Medio Oriente”
La giornalista di origine egiziana Mona Eltahawy, nel suo ultimo libro “Headscarves and Hymens. Why the Middle East Needs a Sexual Revolution” sostiene che solo una presa di coscienza delle donne arabe può portare a una vera estensione dei diritti e delle libertà nei Paesi a maggioranza musulmana. Lo fa da un punto di vista orgogliosamente arabo e laico, criticando sia gli integralisti religiosi che pretendono di controllare il corpo delle donne imponendo una stretta osservanza e il velo nel… Leggi tutto »
La violenza nelle parole
Non c’è paragone tra quello che un fanatico può fare in nome della religione in uno Stato teocratico, rispetto alle limitazioni a cui è invece soggetto all’interno di uno Stato di diritto. Le cronache ce lo ricordano continuamente dando notizia dei barbari assassinii compiuti dai fondamentalisti islamici, come quelli degli attivisti laici bengalesi, delle sommarie esecuzioni di omosessuali e donne ritenute adultere messe in atto dalle milizie dell’Isis, ma anche delle condanne emesse dalle autorità (in)civili là dove vige la… Leggi tutto »
La vera bestemmia è difendere il reato di blasfemia
Sebbene la mappa interattiva sul sito della campagna internazionale End Blasphemy Laws, tra i cui partner figura anche l’Uaar, al momento in cui scrivo non sia stata ancora aggiornata, l’Islanda è ufficialmente fra le nazioni che non puniscono la blasfemia. Non più. E l’Italia è dunque ufficialmente un ulteriore passo indietro nella classifica, peraltro insieme a nazioni pur importanti e progredite come la Germania, l’Austria, il Canada, oltre alle regioni francesi dell’Alsazia e della Lorena a agli Stati australiani di… Leggi tutto »
I laici e i musulmani, insieme in mezzo al guado
La strage al resort di Sousse. La decapitazione di Lione. Uno stato di quasi-guerra nel Sinai. Altri attentati in Kuwait e in Somalia. E la “normalità” di avere da un anno un califfato che ogni giorno che passa si inventa efferatezze sempre più indicibili. Una marea montante che sembra non trovare ostacoli, a parte il popolo curdo. Che un triste finale sia già scritto? Vien da pensarlo, a giudicare dalle reazioni. Che già definirle “reazioni” è andar ben oltre l’eufemismo…. Leggi tutto »
Proposte di lettura
Segnaliamo alcuni libri, usciti negli ultimi mesi, in cui si approfondiscono i temi di cui si interessa l’Uaar. Tutti i testi sono stati acquistati tra maggio e giugno dalla Biblioteca Uaar e sono disponibili per la consultazione. Chi è impossibilitato a visitare la Biblioteca o preferisce acquistare i suoi libri preferiti può farlo attraverso il sito Uaar: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione.
La libertà di criticare la religione
La strage di Parigi ha innescato un dibattito mondiale sulla libertà di espressione. Sulla necessità di proteggerla, ma anche sui suoi limiti. C’è chi vede nei vignettisti del Charlie Hebdo degli esempi da seguire e chi, sulla scia del papa, li ritiene degli estremisti che se la sono andata a cercare esagerando nell’attaccare i sentimenti di altri estremisti.
