Risultati della Ricerca: islam

Chiamò l’orsetto di classe Maometto: prof inglese a processo per blasfemia

Giovedì si terrà il processo per l’insegnante britannica che ha fatto chiamare Maometto l’orsetto di peluche mascotte della sua classe. «L’ufficio del procuratore di Khartoum nord ha completato la sua inchiesta e ha incriminato la britannica Gillian Gibbons in base all’articolo 125 del codice penale», ha detto il funzionario. La fonte ha precisato che il caso verrà esaminato giovedì in tribunale. L’insegnante è stata arrestata domenica dopo le denunce di alcuni genitori. Il fatto sarebbe avvenuto di recente nella Unity… Leggi tutto »

Sudan: chiama l’orsacchiotto Maometto, maestra inglese rischia 40 frustate

Rischia quaranta frustate in pubblico l’insegnante britannica arrestata in Sudan per aver permesso che ai suoi allievi di sei e sette anni di chiamare ’Maometto’ un orsacchiotto di pelouche. L’accusa è di vilipendio del profeta musulmano. Ma alcuni nomi importanti nel mondo islamico britannico, scrive il Mirror on line, si sono schierati dalla parte di Gillian Gibbons, 54 anni e due figli, criticando duramente l’arresto e definendolo un’esagerata e ridicola reazione. Lo scrittore e psichiatra Russel Razzaque sostiene che “tutto… Leggi tutto »

Un anno vissuto biblicamente

A poco più di un mese dal Natale, è apparso sul mercato di lingua inglese un interessante ed esilarante libro che riporta i risultati di un “esperimento” effettuato da un giornalista (ebreo agnostico) di New York, un certo A.J. Jacobs. Il libro si chiama “The Year of Living Biblically: One Man’s Humble Quest to Follow the Bible as Literally as Possible”, cioè “L’anno vissuto biblicamente: il modesto tentativo di un uomo di seguire la Bibbia alla lettera.” In attesa che… Leggi tutto »

India: Taslima Nasreen senza pace

La scrittrice bengalese Taslima Nasreen, presa di mira dalla comunita’ musulmana indiana, e’ stata di nuovo trasferita di citta’. La polizia di Jaipur l’ha fatta partire per Nuova Delhi dopo che organizzazioni islamiche avevano minacciato dimostrazioni se non fosse stata allontanata. I musulmani considerano offensivi ed anti islamici i suoi scritti ed e’ gia’ la seconda volta che Nasreen e’ costretta a cambiare citta’ per motivi di sicurezza. Fonte: Ansa

Egitto: Human rights watch denuncia discriminazione religiosa

In un rapporto sulla libertà religiosa in Egitto, diffuso oggi al Cairo, Human rights watch (Hrw) e l’Iniziativa egiziana per i diritti personali (Eipr) denunciano le violazioni di cui sono vittime i cittadini che abbandonano la fede islamica oppure non appartengono alle tre religioni monoteistiche – cristianesimo, ebraismo, islam – come i Baha’i. Il punto di discrimine è quindi la carta d’indentità, senza la quale in Egitto non si può accedere al servizio sanitario, al sistema scolastico, al mondo del… Leggi tutto »

Heidi vittima della censura turca

Cara Heidi, passino i monti che ti sorridono e le caprette che ti fanno ciao, ma da oggi quei mutandoni bianchi che spuntano dalla goffa gonna rosa devono sparire. Il diktat è del ministero dell’Educazione di Ankara, che pur includendo le storie di Johanna Spyri tra i libri «raccomandati» ai bambini, non ha esitato a ritoccarne testi e immagini. Heidi diventa così vittima illustre della censura religiosa turca insieme alla nonna della sua cara amica Clara, la signora Seseman, costretta… Leggi tutto »

Arabia Saudita, stuprata dal branco: condannata al carcere e a 200 frustate

«Sei mesi di carcere e 200 frustrate». È questa la condanna inflitta in appello da un tribunale saudita a una «ragazza stuprata» da sei uomini che se la sono cavata con pene da 2 a 9 anni di reclusione. La colpa della ragazza? Farsi trovare dagli stupratori «appartata con un uomo». Reato gravissimo in Arabia saudita dove vige la legge islamica della Shariya. Un reato che oltre ad esporre la giovane alla pena carceraria ed alle frustrate in pubblico, “alleggerisce”… Leggi tutto »

Pakistan: i fondamentalisti minacciano la distruzione totale del gigantesco Buddha della Swat

Un gruppo composto da alcuni estremisti islamici ha colpito per la seconda volta in meno di un mese il gigantesco Buddha scavato nella roccia della valle dello Swat, nella parte nord-occidentale del Pakistan. Nonostante le diverse richieste di protezione, il governo non è intervenuto in alcun modo per difendere la statua, alta più di 40 metri, la seconda per importanza dopo quelle (oramai distrutte) di Bamiyan, in Afghanistan. Il primo attacco, complice l’inesperienza degli estremisti, non aveva prodotto danni irreparabili,… Leggi tutto »