La difficile vita negli Stati Uniti per i musulmani dopo l’11 settembre, i pericoli striscianti del fondamentalismo, le imposizioni ataviche legate alle tradizioni religiose, ma anche la fiducia nei valori più positivi dell’Islam. Sono alcuni dei temi di In the Name of God, il musical pakistano di Shoaib Mansoor, che pur essendo stato colpito da una fatwa, sta infrangendo tutti i record d’incassi del proprio Paese. Ad attaccare il film e i suoi realizzatori, ancora prima dell’uscita della pellicola nelle… Leggi tutto »
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Notizie dal mondo
Nuovo programma di Richard Dawkins per Channel 4: “The Enemies of Reason” (Guardian) Uganda, i gay chiedono diritti, la risposta è no (BBC) Un elenco dei più grandi errori di Dio (Oolon) Pubblicato il numero di agosto di International Humanist News Russia, secondo il metropolita Kirill non c’è alcun rischio di clericalizzazione della società: “ci sarebbe qualora un prelato assumesse un incarico pubblico” (Ria Novosti) USA: diversi casi di pedofilia anche tra i Testimoni di Geova (Watchtower documents) Il Texas:… Leggi tutto »
Beckham e Rooney obiettivi di Al Qaeda: “Adoratori del male”
Ci sarebbero anche le grandi star del calcio tra i possibili obiettivi dell’organizzazione terroristica Al Qaeda. A lanciare l’allarme è il domenicale britannico News of the World. Secondo il giornale inglese gli estremisti islamici potrebbero colpire gli attaccanti inglesi David Beckham e Wayne Rooney e il francese Thierry Henry. Le immagini dei tre calciatori sarebbero ritratte in un video, pubblicato anche su YouTube, edito da un sito internet di Glasgow legato all’organizzazione di Osama Bin Laden. Mentre scorrono le immagini… Leggi tutto »
Mario Scialoja (Lega Musulmana) contro la decisione della Cassazione
Abbiamo già affrontato nei giorni scorsi il tema della assoluzione da parte della Cassazione dei genitori di Fatima a giudizio aver picchiato ed immobilizzato la ragazza per punirla per la sue frequentazioni e per uno stile di vita non conforme alla cultura islamica. Le Monde ospita un’intervista a Mario Scialoja, ex ambasciatore, convertitosi all’Islam nel 1988, quando rappresentava l’Italia alle Nazioni Unite ed ora presidente della sezione italiana della Lega musulmana mondiale. “E’ grave che la giustzia abbia voluto tener… Leggi tutto »
La libertà religiosa è un diritto di tutti
In questa occasione vorrei parlarvi brevemente di tre diversi modi di intendere la libertà religiosa: uno nei paesi atei, come la Francia, e due diversi modi di intenderla negli Stati Uniti. Quindi concluderò con poche parole in merito all’Islam – un capitolo di storia non ancora pienamente sviluppato ma di grande importanza per il resto di questo secolo. Gli atei in Europa hanno il proprio approccio alla libertà di culto. Nella vita personale, prendono la religione molto sul serio, come… Leggi tutto »
Bombe incendiarie davanti alla moschea di Brescia
Ancora un attentato incendiario contro una moschea in Lombardia. Stavolta ad essere colpito è stata quella di Brescia, in via Corsica 221. A denunciare l’episodio, avvenuto poco prima delle 22 di ieri, è il portale di informazione musulmana islamonline.it, che riferisce della detonazione di due bottiglie incendiarie, la notte scorsa, in uno dei due sottopassi che portano alla sede della comunità islamica di Brescia. Sul caso sta indagando la Digos di Brescia. Ma al momento gli investigatori, sulla base dell’assenza… Leggi tutto »
Egitto, caccia al convertito “È diventato cristiano e merita di essere ucciso”
Lo ha rovinato una semplice foto, un’immagine che lo raffigura accanto a un poster della Vergine Maria e a un Vangelo, e per questa colpa deve morire. È quello che sta accadendo in Egitto, Paese arabo «moderato», a un ragazzo di 25 anni. Il caso di Mohammed Hegazy sta facendo discutere l’intero Paese. Sono in molti ad accusarlo, per prima l’università-moschea di al Azhar del Cairo, il principale centro religioso dell’ortodossia islamico-sunnita. I guai di Hegazy sono iniziati nove anni… Leggi tutto »
Gul fa il laico, ma la Turchia non ci crede
Ha promesso imparzialità e garantito che la Turchia rimarrà uno Stato laico. A sentirlo, ieri, Abdullah Gul, in corsa per la seconda volta per la Presidenza della Repubblica, sembrava quell’uomo del compromesso che il Paese sta cercando da tanto tempo. Il ministro degli Esteri è stato ricandidato dal partito islamico-moderato Akp, nonostante proprio sul suo nome, nei mesi scorsi, la parte laica e filo islamica si siano scontrate a più riprese. Fino alle elezioni dello scorso 22 luglio, quanto la… Leggi tutto »
