C’è un luogo in Italia, paese in questi giorni al centro di una bufera mediatica sulla libertà di religione, dove il crocifisso viene regolarmente rimosso da un luogo di culto per lasciare il posto a un candelabro ebraico o alle mura spoglie dei valdesi: è il villaggio olimpico degli atleti di Torino 2006. Olimpionici islamici, induisti, buddisti, cristiani protestanti o cattolici, hanno una sola regola da rispettare, spiegano a Reuters i responsabili dell’organizzazione: portare con sé i simboli del proprio… Leggi tutto »
Risultati della Ricerca: islam
Esplosioni a Samarra, crolla la cupola d’oro
Un attacco alla moschea di Al Askariya, a Samarra, ha provocato il crollo di una parte della cupola d’oro di una delle più importanti mete del pellegrinaggio sciita. Uomini armati hanno fatto esplodere due cariche esplosive intorno alle 7 locali, dopo aver neutralizzato i cinque poliziotti di guardia. Gli attentatori sono poi riusciti a fuggire. Nella moschea Al Askariya sono custodite le reliquie dell’Imam Hassan Al Askari, detto «L’integerrimo», morto nell’873 e sepolto accanto a suo padre, l’Imam Ali Al… Leggi tutto »
Onestà, l’Italia al quarantesimo posto nel mondo
Transparency International ha pubblicato l’indice 2005 sulla percezione della corruzione. Nella “classifica dell’onestà” è’ risultata prima l’Islanda, seguita da Finlandia e Nuova Zelanda, Danimarca e Singapore. L’Italia è solo quarantesima, subito dopo Bahrain, Cipro e Giordania, e alla pari con Ungheria e Corea del Sud (ma avendo superato, con un rush finale, la Tunisia). Può essere interessante fare un’analisi socio-religiosa dell’indice. Ne risulta che, tra i primi 5 paesi in classifica, ben tre sono a grande maggioranza luterani (Islanda, Finlandia… Leggi tutto »
«Perché ho pubblicato quelle vignette»
Flemming Rose, responsabile cultura del Jyllands-Posten, colui che commissionò le vignette reputate blasfeme dal mondo islamico (e attualmente in ferie a tempo indeterminato), ha scritto un articolo in cui difende le proprie scelte. «Non possiamo scusarci per il diritto di pubblicare del materiale, anche offensivo: se un credente esige che io da non credente osservi i suoi tabù nella sfera pubblica, egli non chiede il mio rispetto, ma la mia sottomissione. E ciò è incompatibile con una democrazia secolare.» Il… Leggi tutto »
«Chiunque offenda il Profeta merita solo di essere ucciso»
Anjem Choudary, responsabile del gruppo islamico britannico. “Al Ghurabaa”, ha dichiarato: «Penso che chiunque insulti Allah meriti di essere condannato: non c´è, per lui, altra pena che la morte. Il Corano è molto chiaro al proposito [… Quest´ondata di violenze finirà] quando la condanna sarà eseguita, come è successo in Olanda con Theo Van Gogh. Siamo decine di milioni di musulmani in Europa. E immagino che anche in Italia ci saranno mujaheddin disposti a eseguirla». Choudary è sicuramente un tipo… Leggi tutto »
Il cardinal Bertone: «Calderoli ai lavori forzati»
Chi ricopre un ruolo istituzionale, come un ministro della Repubblica» deve avere «un atteggiamento improntato a misura e all’imparzialità». L’Osservatore Romano commenta con amarezza la vicenda dell’assalto al Consolato italiano a Bengasi, costato la vita a 11 persone e scatenato da una protesta per l’atteggiamento «provocatorio» del ministro Roberto Calderoli. Il quotidiano vaticano stigmatizza l’accaduto, suggerendo a chi ricopre incarichi pubblici di tenere conto del «clima di tensione generatosi nei Paesi islamici dopo la pubblicazione delle contestate vignette» contro Maometto…. Leggi tutto »
L’orgoglio cristiano di Roberto Calderoli
[…] Davanti al rischio che tutto questo possa rappresentare anche solo un lontano pericolo per un capello di un nostro concittadino, o che la cosa possa essere utilizzata strumentalmente ai danni della Lega, mi faccio da parte. Da parte come ministro, ma non certo come militante. E questo lo faccio a maggior ragione alla luce delle incomprensibili dichiarazioni di oggi del presidente del Consiglio, che vorrebbe attribuire a me le responsabilità di quanto successo e non al fanatismo islamico. La… Leggi tutto »
Vignette: un sondaggio su Jeune Afrique
Si parla spesso dell’incapacità occidentale di comprendere come i suoi comportamenti vengono percepiti dagli ‘altri mondi’. Può quindi essere interessante vedere come la vicenda delle vignette su Maometto è stata recepita in Africa. La rivista “Jeune Afrique” ha lanciato un sondaggio online: a oggi, su 4066 voti, il 54,5% ha dichiarato trattarsi di “una provocazione deliberata”, il 23,3% di “una conoscenza sbagliata dei valori islamici”, il 19,5% dell’“espressione della libertà di criticare” e il 2,9% non si è espresso. Il… Leggi tutto »
