«Da quando ho questa delega ho esaminato nove casi di minorenni intenzionate ad abortire. Per uno di questi mi ero convinto ad esprimere l’assenso, ma poi non si è rivelato necessario». Sono le 18,20 di ieri quando l’assessore ai Servizi sociali Marco Borgione rivela alle commissioni Sanità e Pari Opportunità riunite per discutere della sua presunta «obiezione di coscienza» che, anche nei fatti, «non si è mai comportato in maniera pregiudizialmente ostile nei confronti delle minorenni intenzionate ad interrompere la… Leggi tutto »
Tag Articolo: aborto
Torino, problemi in giunta per l’assessore antiabortista
[…] Marco Borgione – l’assessore comunale all’Assistenza finito nel mirino di Comunisti italiani, Rifondazione e Ds (nella persona di Lucia Centillo, presidente della Commissione pari opportunità) – si stupisce dello stupore. Cattolico della Margherita, si è trovato sotto attacco per aver negato l’autorizzazione all’aborto ad alcune minorenni straniere in affidamento al Comune. In un anno e mezzo, non ha mai concesso il via libera. Quanto è bastato perché il giudice Giuseppe Cocilovo sollevasse la questione con il sindaco in un… Leggi tutto »
Il Papa: “Eutanasia e aborto minacciano la pace”
Benedetto XVI denuncia “lo scempio” che, nella nostra società, si fa del “diritto alla vita”. Nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace (1 gennaio 2007) Papa Ratzinger parla con dolore delle morti silenziose “provocate dalla fame, dall’aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall’eutanasia”. E si chiede: “come non vedere in tutto questo un attentato alla pace?” Fonte: Repubblica 24 Ore
Censis: Donne favorevoli ad aborto e pillola
Nonostante i sussulti della chiesa e di partiti e associazioni cattoliche, le donne italiane sono favorevoli all’aborto, all’uso della pillola abortiva così come alla procreazione assistita nonché alla diagnosi preimpianto e all’utilizzo di embrioni umani a scopo di ricerca scientifica. È quanto emerge dal 40mo rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese presentato stamane al Cnel a Roma. Le donne italiane riaffermano in maggioranza (59,8%) il diritto a poter effettuare le interruzioni volontarie di gravidanza: anche tra le cattoliche… Leggi tutto »
Milano, le pressioni del Movimento per la Vita alla clinica Mangiagalli
Ci sono «non notizie» mistificatorie che sembrano confezionate apposta per attaccare la legge 194. Come l’accordo millantato dal Centro aiuto alla vita (Cav) secondo cui tutti i medici della clinica Mangiagalli di Milano, la più importante d’Italia, prima di ogni interruzione di gravidanza indirizzeranno le donne verso i loro operatori. Non è vero, anche se il professor Giorgio Pardi, il professore della Mangiagalli intervenuto al convegno del Cav che si è tenuto a Bari, si è dimostrato molto disponibile con… Leggi tutto »
Carlo Taormina, avvocato difensore dell’embrione
[…] Due giorni fa Carlo Taormina ha scritto un paio di colonne su Libero (Se si rompe la macchina dell’aborto, 24 novembre 2006, p. 16) che meritano attenzione. Molta attenzione. […] Taormina domanda: “quando le leggi disciplinano fatti di filosofia della vita” ci sono “spazi per sostenere i propri ideali, come accade nella questione dell’aborto”? Secondo la tesi di Taormina il problema dell’aborto sarebbe riesploso dopo il voto sulle staminali (?) e la Chiesa sbaglia a fare battaglie sulle staminali,… Leggi tutto »
Milano: antiabortisti alla clinica Mangiagalli
“Il Centro di aiuto alla vita sarà ospitato all’interno del reparto di interruzione volontaria della gravidanza della clinica Mangiagalli di Milano e tutti i medici del reparto, prima di eseguire l’intervento, suggeriranno alle donne di incontrare gli operatori del Cav per tentare di rimuovere le cause dell’aborto”. È l’annuncio dato nei giorni scorsi, in occasione del XXVI Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita (CAV) svolto a Bari, da Giorgio Pardi, primario della “Mangiagalli” di Milano, la prima clinica… Leggi tutto »
Aborto, polemica sull’obiezione di coscienza
Un colpo basso al diritto dei medici di fare obiezione di coscienza alla legge 194 sull’aborto. La riforma in corso del codice deontologico, che si concluderà a metà dicembre, potrebbe infatti obbligare i medici obiettori a produrre comunque la certificazione necessaria per l’interruzione volontaria di gravidanza. Un passaggio formale e burocratico, ma comunque essenziale nel percorso che conduce all’aborto. Un adempimento dal quale finora erano esentati i camici bianchi non abortisti. A lanciare l’allarme sul rischio di erosione di un… Leggi tutto »