E «indispensabile e urgente» una legge che «chiarisca i gravi problemi» legati al trattamento terapeutico dei malati terminali. A segnalare il vuoto legislativo è il presidente facente funzioni della Cassazione, Gaetano Nicastro, nella relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario. Senza mai citare la parola eutanasia, richiama il «grave problema» di stabilire «se e quando sia legittimo interrompere il trattamento». Una questione che investe «profondi problemi etici». «E’ indubbio – sostiene Nicastro – che la nostra Costituzione esclude che si “possa essere… Leggi tutto »
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Martini: “bisogna accettare di non poter impedire la morte”
Alla vigilia dei suoi 80 anni, il cardinale Carlo Maria Martini, tra le voci più autorevoli del mondo cattolico, riflettendo sulla vita e la malattia riapre il dibattito politico aperto dal caso Welby. E, col suo intervento pubblicato sul Sole 24 Ore, da malato parkinsoniano che abbisogna di continue cure e terapie per «reggere alla fatica quotidiana e per prevenire malanni debilitanti», affronta compiutamente gli interrogativi sul terreno chiarendo che l’eutanasia non va confusa col rifiuto dell’accanimento terapeutico ma che,… Leggi tutto »
Welby e i (troppi) fondamentalismi
Crediamo che sia lecito sul caso Welby non ritrovarsi nelle permanenti e contrapposte crociate fra cattolici integralisti e laicisti anticlericali (rivendico una posizione terza: laico né anticlericale né devoto). Nel caso Welby – che si sviluppa sul terreno della malattia incurabile e sempre più invalidante, delle cure sempre più invasive fino a diventare totalmente oppressive, del pericolo di una morte terribile per soffocamento prolungato per ore, e per altro verso su un piano che può degradare fino ad approdare ad… Leggi tutto »
In memoria di Piergiorgio Welby, di Carlo Alberto Defanti
Il blog Bioetica ha pubblicato un articolo in memoria di Piergiorgio Welby di Carlo Alberto Defanti, Primario neurologo emerito, A.O. Niguarda Ca’ Granda, Milano. In memoria dell’uomo Welby e in memoria della sua battaglia. L’occasione è imperdibile per fare chiarezza su alcuni abusi (consapevoli o compiuti per superficialità) su parole e concetti che ci hanno assordato in queste lunghe settimane. Per facilitare la lettura Chiara Lalli ha postato ciascun paragrafo separatamente. 1. In memoria di Piergiorgio Welby 2. Qual era la situazione… Leggi tutto »
L’eredità di Piergiorgio
La scomparsa di Piergiorgio Welby ha commosso e addolorato un paese intero. Per più ragioni. Perché è venuto meno un uomo che aveva risposto con forza, coraggio e intelligenza alla sfida dolorosa della malattia. Perché le sue sofferenze indicibili ci riducevano a spettatori impotenti. E, ancora, perché non abbiamo saputo rispondere alla sua richiesta di aiuto. Quando, negli ultimi mesi, il male era divenuto insostenibile, Welby ci ha chiesto di lottare al suo fianco per vedere riconosciuto il suo diritto… Leggi tutto »
Il caso Eluana
Come Piergiorgio Welby, neanche Eluana Englaro ha il diritto di morire. E questo anche se gli ultimi 15 anni della sua vita li ha passati in uno stato di coma. A deciderlo è stata la corte d’Appello di Milano respingendo il ricorso presentato dal padre di Eluana, Beppino Englaro, che da anni si batte perché i giudici gli consentano di staccare la spina alla figlia. Quello di ieri è il settimo ricorso che l’uomo si vede respingere da un magistrato,… Leggi tutto »
Vaticano: Se c’è accanimento terapeutico si può staccare la spina
Per definire la nozione di accanimento terapeutico «si può fare una legge», specialmente al fine di prevedere il «testamento biologico», ma preservando, al contempo, la possibilità di scegliere la continuazione delle cure: lo sostiene il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del pontificio consiglio per la Pastorale della salute. «Penso che l’accanimento terapeutico si possa definire per legge in genere, specificando però che non lo si proibisce ma non lo si impone», ha detto il porporato messicano rispondendo, questa mattina, alle… Leggi tutto »
Welby, il consiglio della Sanità: ‘Non è accanimento terapeutico’
Non c’è accanimento terapeutico su Piergiorgio Welby in quanto per il paziente “non c’è imminente pericolo di vita”. Lo ha detto Franco Cuccurullo, presidente del Consiglio superiore di sanità, al termine della lunga riunione di oggi. “Quella di Welby, ha proseguito Cuccurullo, è una situazione clinica devastata ma relativamente stabile”. Il ministro della Salute Livia Turco definisce quello del Css un “parere molto importante che conferma il bisogno che abbiamo di nuove norme che siano più chiare”. Nella sua lettera… Leggi tutto »