Lanciato il telescopio spaziale Glast (RaiNews24). Nuove scoperte sull’accumulo di placche nell’Alzheimer (Le Scienze). L’avvento dei microchip polimorfi (Le Scienze). Isolata molecola ritenuta antenata di molti composti organici (Galileo). Il Nobel Rubbia: “Effetti drammatici dall’uso di combustibili fossili” (Corriere della Sera). Proteste degli archeologi italiani: “malpagati e senza diritti” (Corriere della Sera). Studio italiano: gene contribuirebbe a longevità e quoziente intellettivo sopra la media (Agr).
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Alzheimer: rimosse placche nei topi
Bloccando un risposta comune del sistema immunitario è possibile eliminare le placche associate al morbo di Alzheimer e far recuperare agli animali parte della memoria perduta. È quanto riportano i ricercatori della Yale University sull’ultimo numero della rivista “Nature Medicine“, che sperano che il nuovo approccio possa aprire la strada allo sviluppo di farmaci finalmente efficaci contro la demenza, superando l’ostacolo più arduo attualmente: il superamento in condizioni di sicurezza della barriera emato-encefalica. I risultati della ricerca hanno sorpreso gli… Leggi tutto »
Studi neurologici italiani: effetti dell’ecstasy simili a quelli dell’Alzheimer
Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) – Conquista le pagine di ‘Nature Medicine’ lo studio italiano sugli effetti neurotossici dell’ecstasy, recentemente firmato dai ricercatori del Neuromed (Istituto Neurologico Mediterraneo) di Pozzilli (IS) sul ‘Journal of Neuroscience’. Allo studio, precisa l’istituto in una nota, è stato infatti dedicato un focus della sezione delle neuroscienze, intitolato ‘More love less thought’. Gli scienziati italiani hanno dimostrato per la prima volta che l’ecstasy induce nell’ippocampo (area cerebrale chiave per la memoria e l’apprendimento), la formazione… Leggi tutto »
Ultime dalla scienza
Scienziati californiani testano farmaco anti-Alzheimer (APCom). Implementato robot-anestesista (La Stampa). Neuroscienze: studi su decisioni e consapevolezza (La Stampa).
Staminali umane da ovuli bovini
Un embrione «alieno», metà umano, metà animale. È quello che vorrebbero realizzare in laboratorio alcuni scienziati inglesi fondendo il Dna di un uomo con gli ovuli di una mucca. I ricercatori delle università di Newcastle e del Kings College di Londra hanno chiesto all’autorità britannica per la Fecondazione e l’Embriologia Umana, l’autorizzazione ad effettuare la sperimentazione per un periodo di tre anni. Tecnicamente si tratta di una procedura abbastanza fantascientifica. Gli esperti tenterebbero infatti di inserire le cellule della pelle… Leggi tutto »