I cosiddetti ‘atei devoti’ rappresentano, insieme ai punkabestia e ai tatuati, uno dei più singolari fenomeni antropologici della nostra epoca. Tanto che il marketing sta studiando, come per i gay, una serie di proposte commerciali apposite. Si va dalle vacanze a Lourdes e Fatima, ma con accompagnatrici ninfomani, a cappelle laterali riservate, nelle chiese, per seguire la Messa fumando sigari cubani sdraiati su comodi canapé e leggendo ‘Newsweek’. Invitante anche la proposta di percorrere il pellegrinaggio di Santiago di Compostela… Leggi tutto »
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Ossimori: Giuliano Ferrara, ateo clericale
Gentile direttore, l’ossimoro “atei devoti” crea un po’ di confusione. Suggerisce, infatti, l’unico significato di persona atea che condivide i valori espressi dal vangelo e si comporta di conseguenza. Però non si adatta a persone atee che non si comportano secondo quei valori, ma secondo l’insegnamento della gerarchia ecclesiastica; insegnamento che non sempre trova fondamento nel vangelo e spesso contrasta con la ragione e il senso di giustizia. Per queste persone sarebbe più adatto l’ossimoro “atei clericali”. Un bell’ esempio… Leggi tutto »