Il primo Indice dei libri proibiti fu pubblicato nel 1559 sotto Paolo IV, in piena Controriforma: l’istituzione, fra le più dannose della storia dell’umanità, fu abolita più di quattro secoli dopo, nel 1965, da Paolo VI. Lo scopo era impedire la stampa e la diffusione di qualsiasi opera che disturbasse la dottrina e la prassi della Chiesa cattolica. Come scrisse Paolo Sarpi, l’Indice fu «il più bell’arcano per adoperare la religione a far gli uomini insensati». L’Italia, in particolare, ne… Leggi tutto »
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Festival gay, Cofferati alla Curia: “barbarie è la censura”
Più che un giudizio estetico, è una stroncatura preventiva: quello che fino al 4 novembre andrà in scena in alcuni palcoscenici e schermi di Bologna, per la Curia è «un´invasione barbarica che oltraggia la fede e la ragione». E quella che segue, più che una domanda retorica, ha tutte le sembianze di un anatema: «È lecito spendere soldi pubblici per finanziare spettacoli omosessuali di pornostar mascherati da artisti?». […] Il sindaco Sergio Cofferati ieri non è stato certo lì a… Leggi tutto »
Turchia, censurata la “Marianna”
Niente donna a seno nudo sui libri di educazione civica dei ragazzi di 13 anni. Lo ha deciso il ministro turco dell’Istruzione che ha ordinato di eliminare la pagina 65 del manuale, che riproduceva l’opera del pittore francese Eugene Delacroix, “La liberta’ che guida il popolo”, simbolo della rivoluzione francese. Il quadro e’ esposto al Louvre e mette in scena la rivoluzione del luglio 1830 in Francia. L’editorialista del giornale Milliyet ha detto: “Questa opera e’ il simbolo della rivoluzione… Leggi tutto »
Vignette Islam, tribunale danese assolve giornale
Un tribunale danese ha prosciolto dall’accusa i responsabili del quotidiano Jillands-Posten che, nel settembre 2005, avevano pubblicato dodici caricature controverse di Maometto, scatenando polemiche tra i musulmani di tutto il mondo. Secondo la corte nei disegni e nelle didascalie non c’è nulla che può offendere la religione islamica. La notizia proviene dall’ambiente giudiziario danese, che segnalano che il giudice del tribunale di Aarhus ha reputato che ‘II disegni e le didascalie che li accompagnano non possono essere considerati di carattere… Leggi tutto »
AIART: “Basta con la satira contro il papa e Ruini”
Roma. Basta con la satira greve e banale all’indirizzo di Benedetto XVI e del cardinale Ruini. Si tratta di una comicità sgradevole che offende la sensibilità dei credenti e non fa onore alla fantasia di chi propone sempre vecchie rimasticature da avanspettacolo, deriva del peggior anticlericalismo. «Anche la satira deve porsi dei limiti. Sia Luciana Littizzetto sia Maurizio Crozza nei loro spettacoli prendono di mira sempre più spesso il Papa e il cardinale Camillo Ruini. Non vogliamo fermare la satira,… Leggi tutto »
Madonna censurata sulla Nbc
La Nbc cancellera’ le immagini di Madonna appesa a una croce, quando il 22 novembre trasmettera’ uno speciale di due ore sul ‘Confessions tour’. La cantante e’ tra i produttori esecutivi del programma che andra’ in onda sul network americano e ha insistito fino ad ora perche’ non venissero rimosse le immagini che la mostrano mentre canta su una croce. Adesso pero’ ha accettato di cancellarle, cosi’ come fara’ sparire le scene che la ritraggono con una corona di spine…. Leggi tutto »
Bacio bocciato
Nei quarant’anni di attività l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ne ha viste di tutti i colori. Le pubblicità bocciate sono moltissime per le ragioni più diverse: volgari, offensive, e così via. Dal 26 ottobre saranno esposte sul marciapiede del Binario 21/22 della Stazione Centrale di Milano per una mostra: «Pubblicità con giudizio», fino al 26 novembre (Quarant’anni di pubblicità da vietare, Il Corriere della Sera, 16 ottobre 2006). Il bacio tra la suora e il prete in quale categoria rientrava? Offensiva?… Leggi tutto »
Berlino, Mozart censurato per non offendere Maometto
La “Deutsche Oper Berlin”, una delle più prestigiose compagnie d’opera lirica della Germania, ha soppresso la produzione de L’Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart, perché, nella versione riadattata e messa in scena dal regista Hans Neuenfels, rischia di offendere i musulmani. Nell’originale dell’opera lirica, rappresentata in lingua italiana per la prima volta nel 1781 a Monaco dal grande compositore austriaco, non si fa alcun riferimento all’islam. Il regista tedesco ha però introdotto, nel riadattamento già rappresentato nel dicembre 2003, una scena… Leggi tutto »