Tempi duri per Tom Cruise. L’attore, dopo un sodalizio durato 14 anni, è stato scaricato dalla Paramount. E questo nonostante l’abbondante cascata di denaro – circa 2 miliardi di dollari – piovuta nelle tasche della casa di produzione nell’ultimo decennio grazie al tre volte candidato all’Oscar Cruise. Le ragioni del mancato rinnovo del contratto, a quanto pare un vero e proprio fulmine a ciel sereno, sembrano diverse e tutte alquanto modeste se si pensa al giro di affari prodotto dal… Leggi tutto »
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“La Padania” attacca l’UAAR
Un premio non si nega a nessuno. Dev’essere per questo che, un giorno sì e l’altro pure, arrivano notizie di nuovi riconoscimenti legati alla Mostra del cinema di Venezia. Tra ufficiali, ufficiosi, polemici, onorifici, principali e collaterali, ai compilatori di palmarès non basterà un pallottoliere per fare i conti. Così, appena incassata la novità che anche il festival lagunare si doterà, a partire dall’anno prossimo, di un premio dedicato alla cinematografia “gay”, arriva la notizia – non proprio di quelle… Leggi tutto »
La Biennale di Venezia si apre ai gay, la polemica diventa bipartisan
Tempi duri per i festival di cinema. Se Venezia teme, Massimo Cacciari in testa, la nuova rassegna romana, a Torino non digeriscono l’ultima novità del Lido. E la polemica infuria. Dopo qualche anno di semi clandestinità, di proiezioni cittadine in parallelo e conferenze stampa in sale collaterali, le giornate di cinema omosessuale entreranno a fare parte ufficialmente della Biennale. A partire dall’anno prossimo, con tanto di premio e cerimonia per la migliore opera a tematica gay. L’intesa è arrivata dopo… Leggi tutto »
Il Premio UAAR alla mostra di Venezia
La prima immagine del premio UAAR, opera dell’artista Giovanni Corvaja.
Locarno, film choc contro i cattolici
“Il sussurrare degli Dei” è uno dei tre film per cui il 59mo Festival, ricco di provocazioni sadomaso, avverte: «Certe scene possono urtare la sensibilità dello spettatore». Il 36enne giapponese dello scandalo, tra i «Cineasti del presente», annuncia infatti sincero: «Questo film non sarà il caldo abbraccio di un amico, non dentro i confini della ragione. Più che di un Dio pieno di amore è opera del Demonio». Tatsushi Omori, insomma, non risparmia sul super io: si crede il Diavolo,… Leggi tutto »