Tag Articolo: Colombia

Notizie dal mondo

Peter Stark, l’unico membro del Congresso USA che non crede in Dio (Los Angeles Times) L’ignoranza religiosa degli americani (MSNBC) USA: presentatore TV rivela di aver subito abusi da un prete cattolico all’età di 14 anni (CNN) Messico, proposta per depenalizzare l’aborto nel Distretto Federale (La Jornada) Colombia: ateo vince 200 milioni di pesos, e comincia a dubitare… (El Tiempo)

«L’Olanda è lontana»

«I Dico? Una pagliacciata» E’ una bocciatura netta quella che esprimono Antonio Garullo e Mario Ottocento, la prima coppia gay italiana che per sposarsi è dovuta andare in Olanda e che non riesce a trascrivere il matrimonio in Italia. «Viviamo insieme da anni, adesso dovrei fare una raccomandata a Mario e aspettare l’avviso di ricevimento per formalizzare la nostra unione?», si chiede Antonio Garullo. «Non scherziamo, quella raccomandata non la spedirò mai – prosegue – qui si è fatta una… Leggi tutto »

Colombia: chiede miracolo a Gesù, riceve fratture multiple

L’emittente KUTV TV riferisce da Ocaca, Colombia, di un contadino che, per sollecitare un intervento divino, è rimasto gravemente ferito quando è caduto da una statua di Gesù. Il Sig. Alipio Acosto era salito sull’imponente figura del Cristo, alta 14 metri, per chiedere un miracolo che potesse curarlo dell’epilessia. E’ scivolato però durante la discesa e, cadendo, ha riportato numerose fratture e un trauma cerebrale. La fonte propone anche un videoclip dell’incidente. Fonte: kutv.com  Traduzione a cura di Essential News 

Colombia 1 – Italia 0

La Colombia ci supera e approva al Senato la legge sui pacs con la quale le coppie gay ottengono benefici economici e sociali. Incredibile ma vero, l’Italia rischia di restare sempre più indietro nel settore del riconoscimento delle coppie gay e della loro equiparazione a quelle eterosessuali. Siamo talmente indietro che dobbiamo chiedere emendamenti alla finanziaria per far riconoscere ( per fini successori e di donazione) l’equiparazione dei conviventi, anche dello stesso sesso, ai coniugi e ai discendenti diretti. Si… Leggi tutto »

Trujillo: “Nessuna scomunica per la bimba che ha abortito”

La bimba colombiana di 11 anni costretta all’aborto terapeutico dopo essere rimasta incinta per una violenza sessuale da parte del suo patrigno, “non è stata mai scomunicata dalla Chiesa cattolica e, tantomeno, dai vescovi o dalle autorità vaticane”. “Su questa drammatica vicenda, in Colombia non è stata emessa nessuna scomunica”. Lo chiarisce il presidente del pontificio Consiglio per la famiglia, il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, in una lettera inviata al ministro degli Interni Giuliano Amato che, parlando lunedì scorso… Leggi tutto »

Legge e aborto: se ne discute in Colombia e USA

[…] Una recente sentenza della Corte Costituzionale colombiana ha stabilito che l’aborto non e’ un reato in caso di stupro, rischio di malformazione del feto e pericolo di vita per la madre. Era quindi legalmente valido l’intervento nel caso della fanciulla, la cui gravidanza era frutto di una violenza del patrigno, per cui esso e’ stato eseguito presso l’Ospedale Simon Bolivar di Bogota’. Si e’ trattato del primo caso di applicazione di tale norma nel Paese. Ieri i maggiori giornali… Leggi tutto »

Aborto in Colombia: un commento di Gramellini

Da ieri ho un nuovo poster nel cuore: quello del dottor Carlos Lemus. Dirige l’ospedale «Simon Bolivar» di Bogotà, Colombia, dove è appena stato praticato l’aborto a una bimba di undici anni violentata dal patrigno. Il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del pontificio consiglio per la famiglia, ha proclamato la scomunica. Del patrigno? No. Dei medici che hanno effettuato l’intervento, nonché dei familiari della piccola che avrebbero ordito «l’orrendo crimine». La violenza carnale? No. La decisione di far interrompere la… Leggi tutto »

Primo caso di aborto nella storia del paese

E’ avvenuto stanotte il primo caso di aborto (legale) nella storia della Colombia, Paese fortemente cattolico, dopo che in maggio la procedura era stata legalizzata. L’aborto è permesso in soli 3 casi: se la vita della madre è in pericolo, se il feto è gravemente deformato o se la gravidanza è il risultato di uno stupro. In quest’occasione si trattava di una ragazzina di 11 anni violentata dal patrigno. Nonostante il cambiamento della legge, il caso ha dovuto passare in… Leggi tutto »