“L’episodio della scuola media di Grezzana in provincia di Verona, che ha visto una professoressa togliere il Crocifisso dall’aula, gettandolo in un armadio, mi fornisce ancora una volta l’occasione per intervenire, non tanto sul fatto in se’, che rischia di elevare la pessima professoressa al cospetto di temi seri che forse non ha nemmeno la dignita’ di trattare, ma su temi seri come quelli del processo di secolarizzazione in atto, del senso dell’educazione come aprioristico all’insegnamento, della necessita’ di un’integrazione… Leggi tutto »
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Gb: scuola vieta crocifisso a bimba
In Gran Bretagna, una bambina cattolica e’ stata costretta a togliersi il crocifisso che portava al collo per ‘motivi di sicurezza’. Samantha Devine, 13 anni, frequenta un istituto misto e non confessionale nel Kent. Secondo quanto riferito dal padre, gli insegnanti hanno detto alla bambina di togliersi catenina e crocifisso perche’ questi sono considerati oggetti pericolosi per l’incolumita’ degli allievi, e sono dunque banditi dal regolamento interno della scuola. Fonte: borsaitaliana.it
Insegnare la religione è un abuso di minori
Su Novissimo Blog è stato postato il quindicesimo post di una serie dedicata all’ultimo libro di Richard Dawkins, “The God Delusion” (L’illusione di Dio). Vorrei adesso saltare temporaneamente al capitolo nove, dove Dawkins articola una delle tesi più ardite del libro (tesi di paternità dello scienziato Nicholas Humphrey): indottrinare i bambini andrebbe considerato un abuso di minori. Dovremmo riconoscere il diritto dei figli a non avere le loro menti danneggiate dalla superstizione, e di conseguenza dovremmo abbandonare l’idea che i… Leggi tutto »
Canti natalizi di Bolzano: una lettera al quotidiano ‘Alto Adige’
Un aggiornamento sulla vicenda delle maestre di un asilo di Bolzano “colpevoli” di aver rinunciato ad una canzone di natale con i loro bimbi (si vedano le Ultimissime del 13 dicembre e del 15 dicembre). Dopo giorni nei quali fanatici di diverso colore politico hanno linciato le maestre sulla stampa locale e nazionale ecco ieri la prima e seria risposta apparsa come “lettera al giornale” sul quotidiano “Alto Adige”. Siamo un gruppo di mamme le cui figlie frequentano da tre anni la… Leggi tutto »
GB, ingenti fondi statali per la scuola degli Hare Krishna
10 milioni di sterline, l’equivalente di quasi 15 milioni di euro, sono stati stanziati dalle casse statali per sostenere la prima scuola induista del Regno Unito. La scuola, che aprirà nel settembre 2008 e sarà localizzata nel nord-ovest di Londra, sarà guidata dalla Iskcon, la società degli Hare Krishna. Un articolo (in inglese) di Jamie Doward è stato pubblicato sul sito del Guardian
Laicità allo sbando
Secondo un sondaggio svoltosi tra i lettori di ‘Repubblica’, il 71,7% dà ragione al ministro Fioroni, che ha chiesto che nella aule non scompaiano i simboli natalizi, poiché “i valori del Natale sono universali e non offendono le altri fedi religiose”. Solo il 28,3% ha risposto che “la scuola pubblica è laica: sarebbe meglio non ostentare simboli religiosi”. Risultato agghiacciante, poiché il campione era ristretto ai lettori di un giornale laico. Ormai non si tratta nemmeno più di battersi per… Leggi tutto »
‘Babbo Natale non esiste’: licenziata la supplente
Si può perdere il posto di lavoro per avere detto una cosa vera e universalmente risaputa? Si può, se la si dice nel posto sbagliato, alla gente sbagliata. La supplente di una scuola inglese, forse non sapendo come tenere buona la classe, ha sbalordito i suoi alunni con una scioccante rivelazione: Babbo Natale non esiste. I bambini, tornati a casa, l’hanno riferito in lacrime ai genitori. Mamme e papà, probabilmente reduci da lunghi week-end di shopping per scegliere, acquistare e… Leggi tutto »
L’articolo peggiore dell’anno
Ritengo che questo sia l’articolo peggiore dell’anno. Ma mancano ancora tre settimana, con un po’ di impegno si può fare anche di peggio. Questa notte ho fatto un sogno bellissimo. Vincevo una somma favolosa al superenalotto (venti milioni e quattrocentomila euro) e ne utilizzavo la metà per acquistare un edificio storico da trasformare in una scuola (l’altra metà serviva a pagare le tasse imposte da Prodi). Una scuola di cui ero anche il direttore, molto stimato dagli insegnanti, che seguivano… Leggi tutto »