La sua vita è un ossimoro che lei cavalca come un’amazzone. E’ una guerriera Marina Garaventa che combatte immobile nel suo letto. A 42 anni, mentre era nel pieno della sua vita, è stata colpita dalla rara sindrome di Guillan Barrè che prende le fibre nervose provocando paralisi a vari livelli. […] la sua sopravvivenza dipende da un piccolo sofisticato ventilatore computerizzato che funziona 24 ore al giorno per pomparle aria nei polmoni. […] Un’esistenza simile a quella di Piergiorgio… Leggi tutto »
Tag Articolo: eutanasia
Eutanasia. Il diritto alla vita
Gentile Sansonetti, in questi giorni si parla di eutanasia e di testamento biologico, temi delicatissimi che imporrebbero a tutti coloro che ne discutono in televisione e sui giornali, la massima precisione nell’uso dei vocaboli. Purtroppo, in special modo gli uomini politici, abituati alla propaganda elettorale, se ne dimenticano. Ieri sera (24 settembre) il professore filosofo Rocco Buttiglione, nella trasmissione Primo piano, dedicata appunto al tema della dolce morte, riferendosi al medico che dovrebbe praticare l’eutanasia, ha detto. “Io non posso chiedere ad un medico… Leggi tutto »
Il nostro bene lo decidiamo noi!
Se in questo momento è impossibile non partire dal caso Welby per discutere di eutanasia, è forse però doveroso spostare il dibattito su un altro piano. […] La questione è se possa essere morale e legalmente ammissibile richiedere la buona morte. Dal punto di vista morale è sufficiente richiamare la libertà individuale come base per giustificare anche la libertà di morire. Libertà individuale che è (e deve essere) un valore tanto fondamentale da richiedere ragioni gravi e forti per giustificarne la… Leggi tutto »
Eutanasia: cancelliamo la crudeltà della morte senza fine
Gentile direttore, quando S. Francesco scriveva: “Laudato si’, mi’ Signore per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po’ skappare”, forse non pensava alla morte cieca che giunge anzi tempo, e strappa genitori ai figli o figli ai genitori. Forse pensava alla morte che giunge naturalmente nella vecchiaia, quando la parabola della vita volge al suo termine. Sicuramente non pensava alla morte crudelissima e sadica che s’impossessa di un essere vivente, uomo o animale che sia, e non lo porta via subito;… Leggi tutto »
Eutanasia: ex arbitro a Napolitano, “non voglio più farmaci”
Da 7 anni è affetto da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla): Giovanni Nuvoli, 52 anni di Alghero, ha scritto a Napolitano: basta farmaci. L’uomo, un ex arbitro di calcio, respira grazie ad una macchina, è alimentato da un foro nello stomaco, parla con gli occhi. Attraverso la moglie Nuvoli ha dettato un appello: non chiede l’iniezione letale ma neanche l’accanimento terapeutico. “Sono in grado lucidamente di decidere se proseguire le cure: assurdo che la legge non tenga conto della mia volonta’”. Fonte: Wall… Leggi tutto »
Michele Serra: etica laica ed etica religiosa
C’è un uomo paralizzato che vuole morire. C’è un altro uomo paralizzato che vuole vivere. La differenza fondamentale tra i due è che l’uomo che vuole morire non può. Lo straziante antagonismo tra questi due uomini sofferenti, entrambi a noi fratelli, è il perfetto riassunto di quanto separa l’etica religiosa da quella laica. La scelta individuale di sopravvivere diventa, per l’etica cattolica, un dovere, un obbligo anche per gli altro. Mentre la scelta di darsi la morte a causa dell’insopportabilità… Leggi tutto »
Nessuna autorità può avallare la «dolce morte»
Che Piergiorgio Welby abbia pensato di rivolgersi direttamente al capo dello Stato per chiedere l’eutanasia è molto istruttivo. Involontariamente, il co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni ci mette di fronte al problema più grave, e oggettivamente insormontabile, di ogni discorso sulla «dolce morte»: a chi spetti decidere chi, come, dove e quando si possa uccidere per motivi pietosi. L’idea della lettera al Quirinale risponde alla strategia tipicamente radicale di sollevare il massimo clamore intorno ai temi dei cosiddetti «diritti civili». C’era inoltre… Leggi tutto »
Morirai con dolore
Non esiste argomento che più dell’eutanasia, a mio parere, divida le coscienze solo sulla base del vissuto personale. Non ho mai incontrato una sola persona al mondo, neanche una, che dopo una lacerante esperienza con una persona cara, ridotta agli sgoccioli di una malattia terminale o perlomeno di certe malattie terminali, non dicesse infine che sì, in certe condizioni di eutanasia si può discutere. Erano persone segnate per sempre, non persone che possono cambiare idea leggendo i giornali di questi… Leggi tutto »