«Non bisogna avere paura di discutere la legge 194 sull’aborto, contiene delle ambiguità che vanno chiarite e superate. Il caso di Careggi è una dimostrazione. E il dibattito non va lasciato cadere». A chiedere di mettere mano alla legge sull’aborto è il ginecologo torinese Silvio Viale, che si sta battendo anche per l’introduzione in Italia della pillola abortiva: «Come Rosa nel Pugno abbiamo presentato un progetto di legge per la revisione della 194 — spiega —. Non certo per limitare… Leggi tutto »
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Feti in lista d´attesa negli ospedali. Nessuno sa che cosa farne
I medici protestano e chiedono chiarimenti al Pirellone Feti in lista d´attesa per la sepoltura. Succede e Milano e in tutti gli ospedali della Lombardia. Dopo che il Pirellone ha varato la modifica al regolamento di polizia cimiteriale, negli ospedali non sono ancora arrivate istruzioni precise. E così i feti, in attesa che le strutture stabiliscano le procedure da seguire, stanno in piccole scatole, nelle celle frigorifere delle sale di anatomia patologica degli ospedali. Tutto questo mentre Stefano Pillitteri, l´assessore… Leggi tutto »
Firenze, morto bambino nato dopo aborto
È morto il bambino nato di 22 settimane di gestazione dopo che la madre aveva tentato l’aborto terapeutico, effettuato venerdì scorso all’ospedale fiorentino di Careggi a Firenze. La donna aveva deciso di intraprendere l’interruzione volontaria di gravidanza dopo che alcuni esami avevano segnalato una malformazione, un’atresia all’esofago, rivelatasi poi inesistente. Il piccolo, ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, sarebbe deceduto per complicazioni cardiocircolatorie nella notte. Le condizioni del bambino ieri erano state definite «gravissime»… Leggi tutto »
Brasile, feto riconosciuto prigioniero politico
Per la prima volta un feto è stato riconosciuto come prigioniero politico e vittima di tortura da parte della dittatura militare brasiliana (1964-85). Si tratta del figlio dell’ex guerrigliera Crimeia Grabois, che era stata torturata nel dicembre del 1972 in un centro clandestino di tortura della polizia a San Paolo quando era incinta di sette mesi. Era appena stata fatta prigioniera nella regione dell’Araguaya, in Amazzonia, dove morì anche l’unico appartenente italiano alla guerriglia, il calabrese Libero Giancarlo Castiglia. Mesi… Leggi tutto »