Secondo un’ agenzia di stampa semiufficiale iraniana, uno degli autori delle vignette che vennero considerate blasfeme da molti musulmani, suscitando violenze, polemiche e minacce, è stato trovato morto a Copenaghen. L’agenzia Fars non scrive il nome della persona uccisa, non fornisce alcuna fonte e ammette che le autorità danesi non danno alcuna conferma. Dice comunque che domenica il corpo carbonizzato di uno degli autori di quelle vignette – alcune delle quali si spingevano a raffigurare Maometto come un terrorista –… Leggi tutto »
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Pakistan: bloccata dai musulmani la costruzione di una cappella all’università
Uno studente musulmano ha chiesto ieri all’Alta Corte pakistana di interrompere la costruzione di una chiesa all’interno dell’Università laica di Peshwar. Secondo Masood Khan, “la costruzione di un edificio di culto cristiano all’interno dell’istituto potrebbe creare tensioni interreligiose”. La petizione è stata presentata dall’avvocato Khurshid Khan. In essa si legge che “costruire una chiesa nell’università è un gesto non-islamico, che può produrre solo problemi fra religioni”. Per questo, la sua costruzione “deve essere fermata immediatamente”. Secondo alcune fonti anonime della… Leggi tutto »
Niente scherzi sull’islam, Rabat mette al bando un giornale
Meglio non scherzare con l’islam in Marocco. Il periodico arabofono Nichane l’ha imparato sulla propria pelle: in seguito a un servizio sulle «noukat», le barzellette di uso comune tra i sudditi di Mohammed VI, si è visto chiudere i battenti di imperio, mentre il suo direttore Driss Ksikes e la giornalista Sanaa Al Aji sono stati portati in giustizia, dove rischiano tra i tre e i cinque anni di carcere per «attentato alla religione islamica». Tutto è cominciato il 10… Leggi tutto »
«Una legge vieti il velo alle minorenni»
Daniela Santanchè (An) ha annunciato a radio Rtl di voler presentare una legge per non consentire l’uso del velo islamico alle minorenni. In contrasto con il presidente del suo partito, che lo scorso 26 ottobre in una lettera al Corriere della Sera definiva «sbagliato» proibire il velo per legge, citando a sostegno anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. «Continuo la mia battaglia con serenità, non darò soddisfazione ai fondamentalisti che vogliono intimidirci e cambiare i nostri comportamenti. È arrivato… Leggi tutto »
Santanchè, minacce per la battaglia anti-velo
La minaccia di morte è arrivata alla sua casella postale in Parlamento. Daniela Santanchè non nasconde di aver avuto paura quando ieri verso le 19, aprendo la busta proveniente da Londra, ha visto due fogli, uno in lingua araba, l’altro con un testo in inglese, attorniato dalle foto di Theo Van Gogh e Ayaan Hirsi Ali. Sopra e sotto le foto compaiono due scritte a mano in arabo: «Questa è l’ora della mia liberazione» e poi «È giunta la tua… Leggi tutto »
I vescovi: allarme poligamia
Altolà dei vescovi alla nuova norma sulla libertà religiosa: no in ogni caso ai riconoscimenti indiscriminati delle fedi e alla poligamia. Il segretario della Cei Giuseppe Betori, convocato insieme agli altri rappresentanti delle confessioni religiose, ha aperto le audizioni alla commissione Affari Costituzionali presieduta da Luciano Violante lanciando un «allarme sette» e mettendo una serie di paletti alle proposte di legge Spini e Boato. Per la Conferenza episcopale, la norma non deve determinare una «proliferazione indiscriminata» delle intese dello Stato,… Leggi tutto »
L’Europa a tavola con il Corano. E’ boom della cucina “halal”
“La produzione alimentare di oggi rende difficile capire cosa finisce nei cibi che consumiamo. Certo, l’etichettatura aiuta, ma non tutto è comprensibile: sappiamo che non dobbiamo mangiare maiale, alcol o gelatina, ma come la mettiamo con l’ergocalciferolo o con il glyceryl stearate?”. Benvenuti nell’universo della cucina halal: siti internet, fast food e negozi specializzati nella vendita di alimenti permessi dalla legge islamica. Un dettame religioso che in Europa si è ormai trasformato in un vero e proprio brand di enorme… Leggi tutto »
Nel mirino la zakat, carità o terrore
Il finanziamento del fondamentalismo islamico è l’aspetto più «oscuro» della lotta contro il terrore perché è quello che evoca le immagini più sconcertanti. Come dimenticare la telemaratona Saudita per finanziare le bombe suicide palestinesi durante la seconda Intifada, un’operazione che raccolse centinaia di milioni di dollari? I politici occidentali sono perfettamente consci che l’opinione pubblica trova raccapricciante l’idea che organizzazioni caritatevoli siano usate quali canali finanziari dal terrorismo. Ecco perché ogni volta che nei governi c’è un po’ di maretta,… Leggi tutto »