«Ho invitato il Papa a venire in Israele, e lui mi ha dato la sua disponibilità di principio, anche se la questione dei tempi sarà stabilita più tardi». Lo ha annunciato il premier israeliano Ehud Olmert, dopo l’incontro in Vaticano, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano Romano Prodi. […] Olmert ha ringraziato Prodi per il suo contributo alla risoluzione 1701 che ha sancito la tregua tra Israele e Libano dopo la guerra di… Leggi tutto »
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Negazionisti a convegno, nel mirino c’è Tel Aviv
Cercare di negare o ridimensionare lo sterminio di sei milioni di ebrei durante la Seconda guerra mondiale per intaccare la legittimità dello Stato d’Israele. E’ questo l’obiettivo del convegno internazionale aperto ieri a Tehran e promosso direttamente dal regime degli ayatollah. Il ministro degli esteri, Manouchehr Mottaki, precisa che il fine di «Review of the Holocaust: global vision» (questo il titolo della conferenza) «non è negare o confermare l’Olocausto. Il suo scopo – continua il capo della diplomazia della repubblica… Leggi tutto »
Israele caccia anche Tutu
Israele chiude la porta in faccia all’arcivescovo sudafricano e premio Nobel per la pace Desmond Tutu, l’uomo che subito dopo Nelson Mandela è il più noto nel mondo per la lotta all’apartheid. Il religioso cristiano non ha ottenuto dal governo di Ehud Olmert – il premier israeliano tra qualche ora verrà accolto con grandi onori e abbracci fraterni da Romano Prodi – l’autorizzazione a compiere una visita a Gaza per indagare per conto dell’Onu sulla strage dell’8 novembre a Beit… Leggi tutto »
Il premier Olmert: non escludo un attacco militare contro Tehran
Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ieri ha dichiarato di non escludere la possibilità di un attacco militare contro l’Iran. «Non sono affatto contento – ha affermato Olmert in un’intervista al settimanale tedesco der Spiegel -. Mi aspetto che (da parte di Tehran) vengano intrapresi passi significativamente più importanti. Abbiamo un leader che dice apertamente di avere come obiettivo la cancellazione d’Israele dalle mappe. Israele è un paese membro delle Nazioni Unite». «È assolutamente criminale – ha aggiunto – che… Leggi tutto »
Israele, violato il divieto di volare il sabato, ultraortodossi contro compagnia di bandiera
In Italia, alle prese con i problemi di Alitalia, può sembrare una questione che fa sorridere, ma in Israele è stata presa assolutamente sul serio. La compagnia di bandiera El-Al rischia infatti di venire danneggiata da una campagna di boicottaggio lanciata dalla comunità degli ebrei ultraortodossi israeliani. A scatenare la reazione dei religiosi è stato quanto accaduto la settimana scorsa, quando un aereo della El-Al ha violato “il riposo sabbatico” per riportare in patria passeggeri rimasti bloccati da uno sciopero… Leggi tutto »
Per Onu Israele più responsabile di Hezbollah
In un’intervista rilasciata al Jerusalem Post, l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Louise Arbour, ha affermato che, per quanto accaduto in Libano, Israele va considerata più responsabile di Hezbollah. L’alto commissionario riconosce come esistente una differenza fra l’assassinio intenzionale e l’uccisione involontaria di civili; tuttavia la mancanza di intenzionalità non può giustificare operazioni militari impudenti di cui è prevedibile l’impatto sulla popolazione civile: in tali ipotesi, difatti, il danno rimane ugualmente catastrofico. L’alto commissario ha dunque riferito che ciò… Leggi tutto »
Nonna palestinese kamikaze si fa saltare in aria a Gaza
Ieri nel nord della Striscia di Gaza, una palestinese di 57 anni, già nonna, si è fatta saltare in aria a Jabaliya, tra un gruppo di soldati israeliani. Lei è morta e tre militari sono rimasti feriti. L’azione suicida, rivendicata dalle brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato del movimento radicale Hamas, è stata la prima dalla tregua annunciata a gennaio 2005. Fatima Omar Mahmud al-Najar lascia 9 figli e 41 nipoti. La donna, secondo la versione di un portavoce dell’esercito… Leggi tutto »
Israele, la Corte suprema riconosce le unioni gay celebrate all’estero
Con una sentenza senza precedenti, la Corte suprema israeliana ha ordinato al governo di riconoscere i matrimoni omosessuali celebrati all’estero. Ciò significa che le unioni gay avranno lo stesso status di quelle eterossessuali celebrate all’estero con il rito civile (che in Israele non esiste). Tra i sette giudici della Corte, l’unico che si è pronunciato contro è un ebreo ortodosso. La decisione, assunta su ricorso di 5 coppie e sostenuta da associazioni per i diritti civili, si applica però esclusivamente… Leggi tutto »