Tag Articolo: neuroscienze

“MicroMega” in edicola

Contro i nuovi oscurantismi, per chi vuole pensare con la propria testa, esce venerdì 2 marzo l’Almanacco di scienze di MicroMega. È un numero particolarmente ricco di testi di altissimo livello di divulgatori scientifici fra i più noti nel panorama internazionale e italiano, un contributo alla ragione. Il volume ospita una serie di saggi su quello che è il crocevia tematico di oggi, il rapporto tra scienza e fede e mostra il ventaglio di posizioni che si trovano all’interno della… Leggi tutto »

Sono gli spiriti o le patologie nervose che fanno “sentire le voci”?

Alcune recenti pubblicazioni hanno identificato l’esistenza di significative alterazioni nervose in pazienti schizofrenici affetti da allucinazioni acustico-verbali (AVH). Questi pazienti presentano una alterata attivazione di alcune aree cerebrali, in particolare il giro temporale superiore e il cingolato anteriore, rispetto alle persone che non soffrono di allucinazioni. In queste ultime persone la connessione funzionale fra la corteccia temporale superiore sinistra e la corteccia cingolata anteriore è significativamente maggiore quando ascoltano parole pronunciate da estranei anziché da se stessi; nei pazienti schizofrenici… Leggi tutto »

San Valentino scientifico

A san Valentino, e nel bel mezzo dell’organizzazione dei Darwin Day UAAR, un articolo sui risvolti “chimici” dell’amore ci può star bene. Neely Tucker sul New York Times

Con un chip muove la sedia a rotelle

I misteri del cervello in un video. Nelle immagini mostrate ai 900 ricercatori che partecipavano al convegno della Cyberkinetics Neurotechnology Systems a Cleveland, in Ohio, si vede una donna totalmente paralizzata su una sedia a rotelle che riesce a far muovere un’altra sedia a rotelle posta davanti a lei, prima a sinistra e poi a destra. La sedia segue di fatto i suoi comandi mentali. Con la forza del pensiero, ma non solo:i ricercatori del Cyberkinetics Neurotechnology Systems le hanno… Leggi tutto »

La preghiera è il giusto farmaco?

Qualche giorno fa, a Milano, si è svolto un convegno sulla meditazione come medicina per rispondere a domande cruciali come: La fede può favorire la guarigione? Di fronte al dolore, all’impotenza del limite, la preghiera può rappresentare il giusto farmaco? (La preghiera, un farmaco, Avvenire, 17 novembre 2006). Fin qui la reazione è un sorriso bonario (mica si può sempre stare a criticare, no? che facessero i convegni sulle questioni più assurde). Però il sorriso (bonario e forzato) muta in… Leggi tutto »

Mostra a Pavia: “Golgi, l’architetto del cervello”

Il 1906 è un anno eccezionale per la cultura italiana. A Stoccolma vengono insigniti del premio Nobel due rappresentanti del nostro paese: Giosué Carducci per la letteratura e Camillo Golgi per la medicina. All’opera scientifica di quest’ultimo e ai riflessi che ebbe sull’evoluzione della medicina fino ai nostri giorni è dedicata la mostra Golgi, architetto del cervello che il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Pavia organizza dal 9 settembre al 19 dicembre 2006 negli spazi dei Nuovi Istituti Universitari…. Leggi tutto »

Una teoria evolutiva del bene e del male

Marc D. Hauser, un biologo di Harvard, ha proposto la teoria secondo cui gli esseri umani nascono con una grammatica morale installata nei loro circuiti neurali dall’evoluzione. In un suo nuovo libro, “Moral Minds”, sostiene che tale grammatica generi giudizi morali istantanei che, in parte a causa della rapidità delle decisioni che devono essere prese in situazioni di vita o di morte, sono inaccessibili alla mente cosciente. Va detto che Hauser ha presentato la propria tesi come ipotesi ancora da provare. Di… Leggi tutto »

Con due elettrodi nel cervello si risveglia dopo sei anni

Per sei anni è vissuto in uno stato semivegetativo a causa dei danni cerebrali riportati in seguito ad un’aggressione. Ora è tornato a muoversi e a parlare grazie a due elettrodi che, impiantati profondamente nel cervello, hanno fornito una stimolazione elettrica. Il caso, presentato al meeting annuale della Society for Neuroscience a Atlanta, riguarda un uomo di 38 anni che solo occasionalmente rispondeva a domande e comandi attraverso movimenti del pollice. L’esperimento negli Usa ha richiamato l’attenzione sui 100-200.000 americani… Leggi tutto »