Alessandro Zan è stato l’artefice dell’approvazione, da parte del consiglio comunale di Padova, della mozione che impegna l’amministrazione a rilasciare attestazioni di famiglia anche alle coppie di fatto (vedi Ultimissima del 5 dicembre). È un articolo amaro, drammatico ma del tutto condivisibile quello di Alessandro Zan su Il Mattino del 30 dicembre e leggibile su Gay news, Zan: democratici di sinistra e la crisi dei diritti. È un articolo che impietosamente racconta i Ds per quello che sono, o per quello che… Leggi tutto »
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Presepe e statuine gay: Donatella Poretti non si pente
Nel rispettare, senza condividerla, la scelta del collega Bruno Mellano di pentimento e di scuse, colgo l’occasione per rivendicare l’iniziativa come politica e non come un’offesa. Se si decide di esporre un simbolo religioso, per quanto di diffusione popolare come il presepe, in una istituzione non-confessionale come il Parlamento, la sua politicizzazione non deve stupire. Per evitarlo sarebbe bastato, per chi lo desiderava, andare a vederselo in Chiesa. E’ bene ricordare che alcuni, nel nome di cio’ che il presepe… Leggi tutto »
Spagna: nega banchetto a nozze gay, multato ristorante
Non ha voluto organizzare un banchetto per delle nozze omosessuali e per questo e’ stato multato. Ora il proprietario del locale dovra’ pagare 12000 euro per aver commesso una ‘grave infrazione’ della legge di Protezione del Consumatore della Comunita’ Madrid. Il ristorante si era rifiutato di accogliere la celebrazione spiegando che non si inquadrava nella “politica dell’impresa”. Fonte: Corriere.it
Mellano: scuse a Bertinotti per bambolotti gay nel presepe
Il deputato radicale Bruno Mellano, uno dei due che aveva preso l’iniziativa di inserire bambolotti gay nel presepe allestito a Montecitorio , ha inviato una lettera aperta di scuse al presidente della Camera Fausto Bertinotti. «Caro Presidente», recita il testo, «Le scrivo oggi dopo aver ricevuto il Suo richiamo formale con il quale deplorava vivamente l’episodio che ha riguardato me e la collega Poretti, aver ascoltato gli interventi dei colleghi che si sono espressi e lette le agenzie e le… Leggi tutto »
I diversi e la carità cristiana
Il mio articolo ‘Chi non ama i diversi non è cristiano’, pubblicato su ‘Repubblica’ il 10 scorso ha indotto molti lettori a scrivermi. Alcuni consentendo con le mie tesi, ma i più dissentendo, specie con la titolazione di quel mio scritto che a loro è sembrata troppo assertiva e quindi forzata rispetto al testo. […] Naturalmente si può dissentire da esso. Si può cioè sostenere che un cristiano e la sua fede, anche quando è intensamente sentita e praticata, non… Leggi tutto »
Welby e i (troppi) fondamentalismi
Crediamo che sia lecito sul caso Welby non ritrovarsi nelle permanenti e contrapposte crociate fra cattolici integralisti e laicisti anticlericali (rivendico una posizione terza: laico né anticlericale né devoto). Nel caso Welby – che si sviluppa sul terreno della malattia incurabile e sempre più invalidante, delle cure sempre più invasive fino a diventare totalmente oppressive, del pericolo di una morte terribile per soffocamento prolungato per ore, e per altro verso su un piano che può degradare fino ad approdare ad… Leggi tutto »
Paolo Poli: opinioni controcorrente su amore e gay
«Il bello degli amori omosessuali è la loro libertà e la loro riprovazione. Il matrimonio tra gay non mi interessa, come non mi interessa quello tra uomo e donna. Io voglio seguire l’istinto e la perversione, non tornare a casa e trovare qualcuno che mi chiede cosa voglio per cena. “Caro, ti faccio la besciamella?”. Fuggirei subito, con un principe o con un marinaio. Chi vuole l’unione civile e l’iscrizione al registro comunale non se ne intende. Io sì». Paolo… Leggi tutto »
La pubblicità non arriva, Gay tv costretta alla chiusura
L’obiettivo era quello «di spiegare da un punto di vista nuovo, con un nuovo linguaggio, la realtà omosessuale e non solo, tentando di debellare pregiudizi e luoghi comuni in nome di un’uguaglianza». Ma Gay tv non ce l’ha fatta. Dal 31 gennaio la tv satellitare sarà costretta a chiudere, dopo 5 anni, per mancanza di pubblicità. «Il coraggio di Gay Tv – constatano i responsabili – non è stato premiato e proprio il coraggio è la virtù che è mancata… Leggi tutto »