Una lista con i nomi di sacerdoti coinvolti con i servizi segreti comunisti è stata inviata ieri al presidente della conferenza episcopale polacca, Jozef Michalik, da parte di Tadeus Isakowicz Zaleski, l’ex cappellano di Solidarnosc che ha scritto un libro di imminente pubblicazione proprio sui rapporti tra chiesa e polizia comunista. Lo ha dichiarato lui stesso – riferisce l’agenzia polacca PAP – in una conferenza stampa tenuta stamane a Cracovia per presentare la sua opera, che si intitola “I preti… Leggi tutto »
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Preti-spie, lascia anche il parroco di Cracovia
Day after per la drammatica vicenda di monsignor Stanislaw Wielgus, la Chiesa di Polonia ancora sotto choc per le dimissioni del vescovo ‘spia’, prova a far tesoro della lezione ricevuta, dando un colpo di acceleratore alla cosiddetta “lustracija”, il processo di analisi del passato per far luce su coloro che collaborarono col regime comunista. Non ci sono ancora cifre certe sullo stato di coinvolgimento dei sacerdoti e dei vescovi polacchi coi servizi segreti comunisti (Sb), tuttavia, restano valide alcune stime… Leggi tutto »
Via l’arcivescovo, il Vaticano accusa
«Quando monsignor Wielgus è stato nominato noi non sapevamo nulla della sua collaborazione con i servizi segreti»: è il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi, a fare questa affermazione, attribuendo la totale responsabilità dell’accaduto all’ex vescovo di Plock, che per un giorno e mezzo è stato successore dei primati Glemp e Wyszynski. Due sono — per il Vaticano — le colpe di Wielgus, oltre a quella originaria di aver «collaborato» con i servizi segreti del regime:… Leggi tutto »
Varsavia, si è dimesso Wielgus
Il Papa ha accettato le dimissioni di monsignor Stanislaw Wielgus da arcivescovo di Varsavia. La notizia è stata data dal Vaticano. Wielgus aveva assunto le sue nuove funzioni venerdì, nonostante una commissione speciale dell’episcopato polacco avesse accertato in seguito a un’indagine che il prelato aveva collaborato con i servizi segreti comunisti, e lo stesso Wielgus lo avesse ammesso. Poco dopo l’annuncio della Santa Sede, lo stesso Wielgus ha comunicato la sua decisione all’inizio di una Messa solenne in Cattedrale: dopo… Leggi tutto »
Confermato: l’arcivescovo di Varsavia fu spia dei comunisti
Una commissione di inchiesta della chiesa polacca ha riconosciuto oggi, con un comunicato, che il futuro arcivescovo di Varsavia, monsignor Stanislaw Wielgus, collaborò con la polizia segreta comunista. Il presule nominato arcivescovo di Varsavia il 6 dicembre scorso ma che non ancora il titolo di primate di Polonia, che , caso insolito, è rimasto al suo predecessore Glemp, ha confessato tutto al Papa, Benedetto XVI. Wielgus, fu spia dei comunisti almeno dal 1978, ma secondo alcuni il suo arruolamento da… Leggi tutto »
Atroce sospetto: l’arcivescovo di Varsavia spia dei comunisti?
Nuova legna suI rogo alle streghe comuniste promossa dai gemelli Kaczinsky, presidente della repubblica e primo ministro. ll nuovo arcivescovo della archidiocesi di Varsavia, monsignor Stanislaw Wielgus, nel 1973 durante il regime comunista firmò una impegnativa per collaborare, sotto il nome in codice «Grey»,coi servizi di spionaggio polacchi. Stanislaw Janecki, vicecaporedattore del settimanale Wprost, che lo ha rivelato ieri, dice di avere trovato le prove. Fonte: ilManifesto.it
Proposta: Gesù Cristo, Re della Polonia
La BBC dà notizia della proposta all’esame del Parlamento polacco di dichiarare Gesù Cristo “Re della Polonia”. Una proposta di legge in tal senso è stata presentata da 46 deputati in rappresentanza di tre partiti politici – la Lega delle Famiglie Polacche (LPR), Legge e Giustizia (PiS) e il Partito dei Contadini (PSL). L’On. Artur Gorski, un deputato del PiS, ha detto che i suoi colleghi “stanno pregando nella cappella del Parlamento” perché l’iniziativa possa avere successo. Se le loro… Leggi tutto »
Chiude gay.tv. Una riflessione, tra vibratori e libertà di informazione
Il 31 gennaio chiuderà gay.tv. Le ragioni sono semplici: poca pubblicità, “il coraggio è la virtù che è mancata agli investitori italiani”. In questi giorni, sul numero in edicola di “Diario” è stata pubblicata un’intervista a Jerzy Urban, ex portavoce del governo Jaruzelsky. Oggi Urban è editore di “Nie” (“No”), il secondo periodico polacco quanto a vendite, un giornale d’inchiesta dichiaratamente volgare e anticlericale. Urban è uno che ama passare guai: in gioventù li ebbe con lo stesso partito comunista,… Leggi tutto »