«Maiale 2, polli 0»: all’associazione Solidarité des Français la vedono così. Per due volte il prefetto ha vietato di distribuire la zuppa incriminata ai senzatetto; per due volte hanno fatto ricorso e l’hanno vinto. Con l’indignazione del sindaco di Parigi, Delanoé, deciso ad andare avanti nella battaglia: «Contrasteremo ogni forma di discriminazione, razzismo e antisemitismo». «Brodo, verdura, formaggio, e poi certo lardo, orecchie, pezzi diversi a seconda dei casi… Viene molto bene, una zuppa gustosa…». Al telefono Bertrand, uno dei… Leggi tutto »
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La battaglia del presepe vista dalla Francia
Non toccatemi il bue, l’asinello e Gesù bambino. Le autorità cattoliche hanno moltiplicato i loro avvertimenti contro i tentativi di alcuni insegnanti e di qualche responsabile politico di far sparire i presepi dai luoghi pubblici. Un articolo di Eric Joszef (“L’Italie bien embarrassée par ses crèches”, l’Italia in un bell’impiccio per i suoi presepi) è stato pubblicato sul sito di “Le Monde”.
Il finto Natale e le origini pagane dell’Europa
Un liberale rispetta tutte le idee, e perfino le fisime e le superstizioni personali. Ognuno è libero non solo di leggere Mein Kampf o Il Capitale (non che io li voglia mettere sullo stesso piano, sia chiaro), ma anche di portare cornetti alla cintura, frequentare sedute spiritiche, non attraversare la strada se passa un gatto nero, credere alla Cabala, venerare il defunto guru arancione Osho Rajneesh, donare tutti i suoi beni a Scientology di Ron Hubbard o alla locale parrocchia… Leggi tutto »
Frattini: ‘Natale senza Gesù, Europa senza identità’
[…] Vorrei partire dalla scelta che grandi catene commerciali – presenti in alcune capitali europee (ma anche al di fuori dell’Europa) – hanno fatto:di non esporre i simboli della tradizione e religiosità cristiane del Natale per non offendere il pubblico dei credenti di altre fedi religiose. […] 1. Prima di tutto ogni confessione religiosa – che rivendichi il diritto alla sua libera pratica – deve riconoscere la pari dignità delle altre e dunque la libertà di professarle; deve cioè ispirarsi… Leggi tutto »
Battaglia UDC: radici cristiane negli Statuti regionali
Forse hanno perso la testa. Forse nella difficoltà di «distinguersi» da Berlusconi e dal resto della coalizione di centrodestra, gli esponenti dell’Udc di PiCasini e Lorenzo Cesa non sono riusciti a trovare sul mercato nessuna «cifra» identitaria ancora libera, che non fosse il più arretrato integralismo – sebbene i più blasonati teocon e neocon che hanno ispirato oltreoceano la politica di Bush siano falliti miseramente su questa strada, insieme al presidente Usa. La stupefacente novità italiana è infatti l’annuncio di… Leggi tutto »
UE: i vescovi cattolici insistono con le radici cristiane
In occasione dei cinquant’anni del Trattato di Roma del 1957, con cui furono gettate le basi per la costituzione dell’odierna Unione Europea, è opportuno ricordare ufficialmente il cristianesimo. Il nesso logico a noi sfugge, ma non sfugge alla COMECE, l’organizzazione che raggruppa i vescovi cattolici europei. Un documento stilato la scorsa settimana chiede che la dichiarazione ufficiale rifletta la motivazione ‘religiosa e umanistica’ della cittadinanza europea. Non è certo una concessione a chi non crede, visto che si fa esplicito riferimento anche… Leggi tutto »
Seregno (MI): contributi? Solo se hai ideali cristiani
”Chiediamo che la Regione Lombardia intervenga per bloccare un’odiosa discriminazione frutto di un atteggiamento fondamentalista da parte dell’amministrazione di Seregno, che si comporta proprio come la parte piu’ insopportabile della cultura del fondamentalismo islamico”. Lo affermano i consiglieri regionali lombardi dei Verdi Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, criticando la normativa adottata dal Comune brianzolo in materia di contributi alle associazioni di volontariato. ”Il regolamento del Comune di Seregno – affermano Monguzzi e Saponaro – che fa riferimento allo Statuto comunale… Leggi tutto »
Radici cristiane? Un intervento di David Pollock (FHE)
Un importante discorso è stato pronunciato ieri al gruppo di lavoro del Parlamento Europeo sulla separazione tra Religione e Politica da David Pollock, presidente della FHE (la Federazione Umanista Europea, di cui fa parte anche l’UAAR). Pollock è intervenuto contro il progetto di ridefinire i valori europei come essenzialmente cristiani e ha sottolineato il bisogno di laicità in Europa. Il testo del discorso di David Pollock (in inglese) è stato pubblicato sul sito IHEU