Un’archeologa turca 92enne è stata assolta da un tribunale di Istanbul dall’accusa di aver insultato la religione musulmana sostenendo che l’uso del velo da parte delle donne è tradizione antecedente a Maometto, risale a 5.000 anni fa. Muazzez Ilmiye Cig ha pubblicato un libro in cui afferma che in Mesopotamia, tremila anni prima della nascita di Cristo, il velo era portato dalle sacerdotesse preposte a ‘iniziarè i giovani sumeri al sesso. Il tribunale ha deciso che il fatto non costituisce… Leggi tutto »
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Nuovo sondaggio sul sito UAAR
Da pochi minuti è disponibile un nuovo sondaggio sulla home page del sito UAAR. Questo il quesito: “Cosa pensi del cosiddetto ‘sbattezzo’?”. Sei le possibili risposte: 1) E’ un atto sacrilego 2) Non serve a nulla, perché il battesimo è un sacramento indelebile 3) Per chi non crede non ha alcun senso 4) Esistono tante motivazioni valide per ‘sbattezzarsi’, ed è quindi giusto farlo 5) Ho avuto genitori assennati: non avendo ricevuto il battesimo, non ne ho alcun bisogno 6)… Leggi tutto »
Sul velo islamico niente ideologismi
La discussione sul velo islamico si è aperta in Italia in ritardo su altri paesi europei, ma sta assumendo una valenza ideologica che corre il rischio di confondere le idee, e provocare più di un danno. Cominciamo da una constatazione elementare. Nel nostro paese non si sono avuti, sino ad oggi, né un ricorso massiccio al velo da parte di donne islamiche, né reazioni sociali e normative preclusive, per intenderci di tipo francesizzante. Ciò è dovuto ad una presenza islamica… Leggi tutto »
Noi del Fast Food islam
Vorrei invitare tutti a leggere i libri di una straordinaria antropologa marocchina, Fatima Mernissi. In uno dei suoi libri prende in giro l’Europa spiegando che il conformismo sulla taglia 42 è peggio del chador perché questo prima o poi si leverà mentre l’omologazione su uno standard di bellezza (nasi e seni rifatti, liposuzione, etc. etc.) porterà ad un pericoloso appiattimento del concetto di femminilità. È un saggio fatto da una donna aperta, spiritosa e intelligente che viene da un Paese… Leggi tutto »
L’arcivescovo di Canterbury: è sbagliato vietare di indossare i simboli della fede
Il velo islamico che copre il viso? Non si può vietare di indossarlo, così come dev’essere permesso a un impiegato cristiano di portare una catenina con il crocifisso quando indossa la divisa da lavoro. Parola di Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, capo spirituale della chiesa anglicana, che con un articolo sul Times entra con tutto il suo peso nell’attuale dibattito sui simboli religiosi. Per l’alto prelato è «politicamente pericoloso» puntare a una società dove non si possano vedere simboli della… Leggi tutto »
Il rabbino Di Segni: “Niente crocifisso, solo la foto del capo dello Stato”
Nessuna guerra contro il crocifisso ma, per il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, nei luoghi pubblici dovrebbe esserci solo la foto del presidente della Repubblica. L’occasione per questa presa di posizione è stata l’incontro pubblico a Palazzo Vitelleschi, a Roma, con il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro, Luigi Danesin, della Gran Loggia d’Italia, Massoneria Universale di Rito Scozzese Antico Accettato, Obbedienza di Piazza del Gesù. Tra i temi affrontati, anche quello del velo islamico. In un comunicato diffuso… Leggi tutto »
Veli e crocifissi
In merito alle polemiche tra cristiani e mussulmani (che in genere non mi interessano affatto essendo io ateo) faccio notare che personalmente trovo molto piu’ offensiva la presenza di simboli religiosi (per esempio il crocifisso) in edifici pubblici, che dovrebbero essere di tutti i cittadini, piuttosto che addosso a singoli individui (per esempio il velo sulla testa o i ciondoli a forma di crocifisso), perche’ in quest’ultimo caso si tratta di una manifestazione puramente individuale di cio’ in cui si… Leggi tutto »
«Il velo? Come i capelli lunghi negli anni 60»
Diritto femminista o vincolo patriarcale? Per Erica Jong, scrittrice e portavoce storica del movimento femminista americano, il velo islamico non è né l’uno né l’altro. «È una questione di libertà d’espressione, di religione e pensiero», spiega al Corriere l’autrice di Sedurre il demonio (Bompiani). «Un diritto sacrosanto sancito, qui in America, dal più importante emendamento della nostra Costituzione». Secondo Tony Blair e Romano Prodi è una barriera all’emancipazione. Lei cosa pensa? «A mio avviso si tratta di un fenomeno prettamente… Leggi tutto »