L’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha denunciato il medico Michele Riccio, l’uomo che staccò il respiratore a Piergiorgio Welby. Neanche tre settimane fa aveva sostenuto che, se la Procura di Roma avesse proceduto contro il medico, essa avrebbe mantenuto un comportamento “di incoerenza e contraddittorietà grave”. Maggiori dettagli sul blog Bioetica
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Eutanasia, Poletto all’attacco
«Occorre fare attenzione, perché l’eutanasia sta entrando nella testa della gente sotto un falso mantello che si chiama compassione. Ma è una falsa compassione: quella vera si realizza nell’aiutare gli altri nella vita e nella sofferenza, non nell’aiutare a morire». Nella giornata dedicata alla Pace l’arcivescovo di Torino Severino Poletto torna sul caso Welby. Per ribadire che, secondo la Chiesa, «il diritto fondamentale di ciascuna persona è il diritto alla vita, quella che va dalla nascita alla morte naturale». […]… Leggi tutto »
Lady Fassino: “all’integralismo non si risponde col laicismo”
«Vedo un rischio enorme, che all’integralismo si risponda con il laicismo». Così Anna Serafini, senatrice dei Ds, già protagonista di uno dei passaggi parlamentari più agitati in tema di materie «eticamente sensibili», cioè il voto della commissione Sanità che smentiva il ministro Livia Turco sulle quantità minime di droga leggera, commenta un frangente politico sempre più caratterizzato da scontri su materie al confine tra politica, etica e religione: «Abbiamo bisogno – dice Serafini – di una concezione della laicità che… Leggi tutto »
Caso Welby, gli interventi di Prodi e D’Agostino
Non poteva mancare, nella conferenza stampa di fine anno, un passaggio sul caso etico più coinvolgente e lacerante del momento. Prodi non si è sottratto a rispondere ad una scivolosa domanda su Welby e sui funerali cattolici negati. «Nel merito delle decisioni dell’autorità ecclesiastica non entro ha sottolineato il premier ma credo molto nella grandezza della misericordia di Dio». Come a dire: se gli uomini possono anche aver sbagliato, la giustizia sta senz’altro da un’altra parte. Il cattolico Prodi, quindi,… Leggi tutto »
Eutanasia di un tiranno
Anche la condanna a morte di Saddam Hussein offre l’occasione per parlare di Piergiorgio Welby. Anche Magdi Allam (L’Italia unita per la vita di Saddam, Il Corriere della Sera, 29 dicembre 2006) si addentra nei meandri etici e nell’oscurità dell’animo umano. […] Ma l’analogia più sballata deve ancora arrivare e ha dell’incredibile, per fare uso di uno splendido eufemismo. Se così fosse, come mai — passando in ambito strettamente etico — il valore supremo della sacralità della vita dovrebbe valere… Leggi tutto »
Il funerale di Welby. Il vero “tramonto”
Caro direttore, il Papa durante l’Angelus ci ha ricordato ancora una volta “quanto valga la vita umana…dal suo primo istante al suo naturale tramonto”. E lo ha detto nel giorno del funerale di Welby, al quale sono state negate le esequie in forma religiosa. Due brevi considerazioni. E’ un errore, quando si discute di problemi che riguardano malati in preda a terribili sofferenze, parlare della vita in genere, anziché delle persone. E’ mancanza di rispetto verso queste ultime. Per ogni… Leggi tutto »
Intervista a Amos Luzzatto
«Quello che non capisco è come si possa dire no all’eutanasia e sì alla pena di morte». E’ una contraddizione intollerabile per Amos Luzzatto, ex presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, che non comprende il senso di una condanna a morte nemmeno per «un criminale come Saddam Hussein», mentre vede in quella sentenza «il sintomo di una debolezza molto pericolosa per la società irachena». E avverte: «Così si ritorna alla legge del taglione, contemplata nelle 12 tavole romane e nelle… Leggi tutto »
Welby e i (troppi) fondamentalismi
Crediamo che sia lecito sul caso Welby non ritrovarsi nelle permanenti e contrapposte crociate fra cattolici integralisti e laicisti anticlericali (rivendico una posizione terza: laico né anticlericale né devoto). Nel caso Welby – che si sviluppa sul terreno della malattia incurabile e sempre più invalidante, delle cure sempre più invasive fino a diventare totalmente oppressive, del pericolo di una morte terribile per soffocamento prolungato per ore, e per altro verso su un piano che può degradare fino ad approdare ad… Leggi tutto »