Dopo la sentenza del Consiglio di Stato ancora più urgente l’approvazione delle unioni civili

«Fermo restando che anche i magistrati possono avere le loro idee, risulta difficile credere all’imparzialità dell’organo giudicante, considerate le sortite passate del giudice Carlo Deodato e le notizie che circolano sui legami del presidente Romeo con l’Opus Dei». Esprime disappunto Raffaele Carcano, segretario dell’Uaar, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che boccia le trascrizioni da parte di alcuni sindaci italiani di nozze gay contratte all’estero. (altro…)

L’Avvenire della disinformazione sul fine vita

Diciamocelo chiaro e tondo. Articoli sul fine vita come quelli apparsi sul quotidiano dei vescovi Avvenire il 22 ottobre scorso, non ci stupiscono. Semmai ci irritano per quelle modalità con cui affrontano certe delicate questioni: unicamente da un punto di vista unidirezionale d attraverso dichiarazioni raccolte tra personaggi le cui opinioni dettate da sfrenato integralismo sono ormai stabilite ed assodate da decenni. Andare a chiedere a politici dal niet risaputo come Paola Binetti (AP), Eugenia Roccella (NCD) o Gian Luigi Gigli (PI-CD) cosa pensano della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal comitato Eutanasia Legale, che anche l’UAAR contribuisce a sostenere e che gli italiani aspettano da decenni, è un lavoro giornalistico retorico quanto platealmente superfluo. (altro…)

Società sempre più laica, Chiesa sempre più al palo

Lo stretto legame che fino a non molto tempo fa rendeva quasi un tutt’uno la dimensione religiosa e quella civile della società, lo si riscontra ancora oggi in modi di dire che, seppure in misura molto minore e con accezioni ben diverse che in origine, continuano a far parte del lessico comune. In passato, quando concetti come “diritto umano” ed “etica laica” non avevano quasi senso, le norme morali venivano dettate unicamente dalla religione, e in ambito generale era chiaramente il culto dominante a stabilirle erga omnes; gli altri culti potevano giusto integrarle, limitatamente al proprio ambito. (altro…)

Insegnamento religione cattolica: appello ai parlamentari per rivedere la normativa

«Con il calo della frequenza dell’ora di religione cattolica e l’aumento dell’interesse per l’ora alternativa, che però fatica a concretizzarsi, si fa sempre più pressante l’urgenza di mettere mano alla normativa riguardante l’insegnamento della religione cattolica. Per l’Uaar la soluzione ideale sarebbe sostituire tale insegnamento con un altro, inclusivo e adeguato a una società plurale e moderna: dall’educazione alla cittadinanza alla conoscenza dei diversi sistemi di pensiero, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma già rendere tale insegnamento extracurriculare, come qualunque altra materia facoltativa o opzionale, facendolo frequentare solo a chi realmente lo desidera al di fuori dell’orario scolastico, costituirebbe un approccio più giusto». (altro…)

La clericalata della settimana, 43: il comune di Ferrara

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dell’amministrazione comunale di Ferrara, (altro…)

L’ex musulmana atea racconta perché ha abbandonato il velo

Aliyah Saleem, ex musulmana ora atea, in un video racconta la sua storia di abbandono dell’islam e di emancipazione dal velo. Fa notare come la questione sia complessa e vada affrontata in maniera delicata: le donne sicuramente non devono sentirsi aggredite.

A tante viene imposto di indossare un hijab, ma lei stessa mette in chiaro che ci sono anche tante donne che scelgono di metterlo e che non pretende di dire alle altre come vestirsi. Aggiunge però che esistono anche le altre: quelle pressate dalle famiglie, dalla comunità di origine e da alcuni stati teocratici, convinte che se non lo indossano saranno delle sgualdrine, subiranno aggressioni o verranno ostracizzate. (altro…)

Maajid Nawaz: “Noi musulmani liberali dobbiamo solidarizzare con atei oppressi dalla sharia”

“Immaginate di essere scuri di pelle, atei ex musulmani con un nome musulmano. Questa forse è la ‘minoranza dentro una minoranza’ più perseguitata nel mondo oggi”: a dirlo è Maajid Nawaz, in passato estremista islamico e da anni musulmano laico attivo nel contrasto all’integralismo.

Su The Daily Beast invita i suoi correligionari a prendere coscienza di un problema spesso taciuto: l’intolleranza e la violenza islamiste diffuse nel mondo contro liberi pensatori, atei e laici. “C’è una guerra sanguinosa portata avanti contro l’ateismo. Ed è giunto il momento di mostrare noi tutti — specialmente noi liberali e musulmani — quella forma di solidarietà che ci aspettiamo giustamente dagli altri”, afferma. (altro…)