La clericalata della settimana, 40: il liceo “Salvemini”

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del liceo “Salvemini” di Bari, (altro…)

Scherzo telefonico a monsignor Paglia imbarazza il Vaticano

Il programma radiofonico La Zanzara su Radio 24​ ha fatto uno scherzo telefonico a monsignor Vincenzo Paglia, arcivescovo nonché attuale presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Un imitatore si è finto il presidente del consiglio Matteo Renzi e ha chiesto al prelato indiscrezioni sulle recenti prese di posizione di papa Francesco nei confronti del sindaco di Roma, Ignazio Marino. Bergoglio, di ritorno dal viaggio negli Usa, ha infatti risposto in maniera seccata che né lui né gli organizzatori avevano invitato Marino. (altro…)

Festival di Internazionale premia Asif Mohiuddin, blogger ateo del Bangladesh

Asif Mohiuddin, uno dei blogger laici arrestati dalle autorità del Bangladesh nel 2013 con l’accusa di aver offeso l’islam, ha ricevuto il premio Politkovskaja al festival del giornalismo organizzato dalla rivista Internazionale a Ferrara. Nel suo discorso di premiazione, ha ricordato la repressione subita per aver contestato il governo e l’integralismo islamico, le minacce di morte e il suo nome nella lista delle persone da uccidere per aver criticato la sharia e come sia difficile essere atei in un paese musulmano. (altro…)

Bari, preside sospende lezioni per messa al liceo

Al liceo scientifico “Salvemini” di Bari, la preside ha autorizzato con una circolare una messa, sospendendo le lezioni alle 11:45. Chi ha voluto è andato a messa e chi non ha voluto poteva tornare a casa, ha assicurato la preside. Rimane uno dei tantissimi esempi di invadenza clericale nelle scuole, tema sul quale riceviamo molte segnalazioni e che vede purtroppo la strada spianata da chi dovrebbe invece garantire la laicità (talvolta con l’escamotage imbarazzante di sospendere le lezioni, per non sovrapporre il rito all’orario scolastico). Questione per la quale la soluzione non è di certo diversificare e aumentare i riti, cosa che finirebbe per far diventare la scuola una succursale multiconfessionale delle varie religioni, inasprendo divisioni tra studenti, instillando un comunitarismo confessionale che identifica gli studenti come fedeli e affossando l’indipendenza del contesto scolastico, rendendolo permeabile a ogni invadenza. (altro…)

3 ottobre di laicità a Milano

Sabato 3 ottobre a Milano, nella centrale piazza del Cannone, dalle 14 alle 18 si svolgerà la manifestazione nazionale in difesa della laicità: “Le nostre vite, la nostra libertà”.

Organizzano, insieme all’Uaar: l’Associazione radicale Certi diritti, l’Ass. E. Tortora – Radicali Milano, l’Associazione Luca Coscioni, I Sentinelli, B. Rain, Chiesa Pastafariana Italiana, Rete della conoscenza Milano, Festival mix, Papà arcobaleno, Rose di Gertrude Magenta.

Tra gli ospiti: Mina Welby, Beppino Englaro, don Franco Barbero, Lella Costa, (altro…)

Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La buona notizia laica del mese di settembre è venuta ancora una volta dall’estero. L’europarlamento ha infatti formalmente sollecitato i nove stati che ancora si rifiutano di riconoscere anche agli omosessuali “la coabitazione, le unioni di fatto registrate e il matrimonio” a darsi da fare presto. L’Italia, per non sbagliare, non riconosce le prime due nemmeno alle coppie etero. (altro…)

Accoglienza? Si fa presto a dirlo

Si fa presto a dire “accogliete”. È un po’ quello che facciamo tutti, inevitabilmente, di fronte a tragedie come quella dell’esodo di massa che sta portando un fiume di profughi in Europa. Gente che non lascia nulla per cui valga la pena di restare, che ha perso tutto quello che contava ma non la speranza. Quella c’è ancora, è la loro benzina, è quella che li fa muovere. E noi, da questa parte, che magari vorremmo poter fare qualcosa di concreto, vorremmo avere una casa che non utilizziamo per poterla prestare a qualcuno di loro, per dar loro un tetto sotto cui dormire. Ma non ce l’abbiamo, e allora ci limitiamo a dare, nel nostro piccolo, un sostegno economico, al migrante col cappellino davanti al supermercato o a una delle organizzazioni che se ne occupano. Sperando che anche lo Stato faccia la sua parte, faccia il possibile. Le tasse servono anche per questo, no? (altro…)