La violenza nelle parole

Non c’è paragone tra quello che un fanatico può fare in nome della religione in uno Stato teocratico, rispetto alle limitazioni a cui è invece soggetto all’interno di uno Stato di diritto. Le cronache ce lo ricordano continuamente dando notizia dei barbari assassinii compiuti dai fondamentalisti islamici, come quelli degli attivisti laici bengalesi, delle sommarie esecuzioni di omosessuali e donne ritenute adultere messe in atto dalle milizie dell’Isis, ma anche delle condanne emesse dalle autorità (in)civili là dove vige la shari’a. Dove, cioè, il diritto proviene direttamente dalle sacre scritture, e non sono ammesse deroghe per chi non fa proprio quel culto. (altro…)

La clericalata della settimana, 29: Estate in diretta

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del programma Estate in diretta (RaiUno) (altro…)

La scuola privata della sua ragion d’essere

Non si è parlato granché dell’approvazione della riforma scolastica: tutti i mezzi di informazione erano impegnati a seguire minuto per minuto la crisi greca. Ma anche quei pochi che ne hanno scritto non si sono soffermati granché sull’ennesimo aiuto di stato per le scuole private (per due terzi cattoliche), rappresentato questa volta dall’introduzione di detrazioni fiscali, sulle rette e sulle erogazioni liberali, riservate alle famiglie che decidono di mandarvi i loro figli.

Una novità incostituzionale: ricordiamo che l’articolo 33 consente sì a enti e privati di “istituire scuole ed istituti di educazione”, ma “senza oneri per lo Stato”. (altro…)

Brugnaro, il censore censurato

Dopo le polemiche seguite alla nota iniziativa del neo-sindaco di Venezia, quella riguardante il famoso indice dei libri proibiti, il Ministero dell’Istruzione ha diramato una circolare per chiarire un principio che di fatto taglia la testa al toro e sconfessa Brugnaro: il sindaco non ha nessuna autorità sull’offerta scolastica. Punto. Il che sarebbe talmente ovvio da non dover richiedere un intervento ufficiale, ma solo in teoria perché poi, nella pratica, la richiesta di Brugnaro, avanzata perfino in assenza di Giunta e senza che si fosse ancora insediato il Consiglio comunale, pur non essendo tassativa suonava come vagamente intimidatoria. Oltre che arrogante e inopportuna. (altro…)

La clericalata della settimana, 28: Francesco Manelli

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Dott. Arch. Francesco Manelli, dirigente dell’ufficio edilizia privata del Comune di Montecchio Maggiore (VI) (altro…)

8 per mille statale: che ne è della ripartizione fondi 2014?

«Siamo a luglio, il tempo per presentare la dichiarazione dei redditi — e dunque per scegliere a chi destinare il proprio 8 per mille — è praticamente scaduto e il premier Matteo Renzi non ha ancora reso nota la ripartizione dei fondi 8 per mille 2014: è a dir poco sconcertante». È questo il commento del segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Raffaele Carcano, circa la mancata comunicazione, fino ad oggi, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri della ripartizione dei fondi dell’8 per mille statale relativi al 2014. (altro…)

La vera bestemmia è difendere il reato di blasfemia

Sebbene la mappa interattiva sul sito della campagna internazionale End Blasphemy Laws, tra i cui partner figura anche l’Uaar, al momento in cui scrivo non sia stata ancora aggiornata, l’Islanda è ufficialmente fra le nazioni che non puniscono la blasfemia. Non più. E l’Italia è dunque ufficialmente un ulteriore passo indietro nella classifica, peraltro insieme a nazioni pur importanti e progredite come la Germania, l’Austria, il Canada, oltre alle regioni francesi dell’Alsazia e della Lorena a agli Stati australiani di Tasmania, Queensland e Victoria. Ovviamente in coda alla classifica si trovano quegli Stati dove il diritto religioso e quello civile coincidono, col risultato che la pena prevista per il reato di blasfemia è quella di morte. (altro…)