Un futuro femminile per l’ateismo

Quante donne partecipano al dibattito dell’ateismo e sono attive nel mondo dell’incredulità? In generale è noto come in politica, nell’associazionismo e nei gruppi sociali l’incidenza delle donne sia purtroppo scarsa. Ma atei e agnostici dovrebbero fare la differenza, considerando che le battaglia laiche comprendono anche quelle per i diritti e l’emancipazione delle donne, contro discriminazioni, misoginia e uno stato di minorità storicamente promossi dalle religioni. Secondo Soraya Chemali, che ne scrive su Salon, nel mondo dell’incredulità le donne sono poco visibili,… Leggi tutto »

“L’ateismo rimpiazzerà la religione”: davvero?

Per secoli i filosofi, soprattutto dall’illuminismo, hanno discusso largamente sul futuro declino della religione. Alcuni si sono azzardati a tratteggiare scenari trionfalistici sull’inevitabile fine delle superstizioni. Dal canto loro i religiosi e gli apologeti hanno fatto presente che, nonostante le periodiche crisi, tornavano sempre in sella grazie all’intervento divino. O, più facilmente, per mezzo di qualche spintarella della politica con gli immancabili “uomini della provvidenza”: qui mange du pape meurt. Il dibattito, soprattutto negli ultimi decenni, con il largo uso… Leggi tutto »

La ministra Kyenge, le suore e gli scolapasta

Bufera cattolico-tradizionalista sulla ministra per l’integrazione Cécile Kyenge. Durante un incontro alla festa del Pd a Cantù (CO), ha accennato alla questione del velo, che molte donne straniere provenienti da paesi islamici sono di fatto costrette a portare anche in Italia. “Visto che la legge esiste già”, ha detto, nel caso fosse necessario fare un controllo si può chiedere alla donna di mostrare il viso. “Ma questo non deve valere soltanto per le donne perché vengono da un altro territorio,… Leggi tutto »

La clericalata della settimana, n. 30: la Regione Lombardia regala 60.000 euro al meeting di Cielle

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”. Il primo posto questa settimana va alla Regione… Leggi tutto »

Vignette danesi, l’ex imam integralista si scusa: “Ho scoperto l’illuminismo”

Sul quotidiano danese Jyllands-Posten, nel settembre del 2005, furono pubblicate alcune vignette satiriche su Maometto e l’islam, creando una lunga scia di polemiche e proteste in tutto il mondo musulmano. La dottrina islamica infatti vieta anche solo la raffigurazione del profeta, figuriamoci fare dell’ironia. Il giornale, che si era scusato con i credenti indispettiti ma aveva rivendicato la libertà di pubblicazione, venne scagionato dall’accusa di aver offeso la religione. Ma gli strascichi sono continuati, tanto che nel 2011 venne sventato… Leggi tutto »

Irlanda, i non credenti che devono giurare su qualcosa in cui non credono

Una delle vecchie tradizioni inserite tuttora nelle legislazioni di mezzo mondo è il giuramento su un testo sacro, quale “prova” della veridicità di una dichiarazione. A parte il palese vulnus alla laicità che la pratica comporta, ci si chiede come possano atei e agnostici giurare su un testo sacro in cui non credono, che considerano scarsamente attendibile e che leggono senza ritenerlo come dettato da un dio. Il fatto che tale giuramento possa essere ritenuto in sé un certificato di… Leggi tutto »

In Arabia discutere della religione è un crimine

Dall’Arabia Saudita, monarchia islamica dove è applicata la sharia e vige uno stretto controllo da parte della polizia morale, periodicamente arrivano notizie di pesanti condanne per blasfemia e offesa alla religione. A rimetterci spesso laici, non allineati all’islamismo imperante e non credenti. Questa volta a farne le spese è il giovane Raif Badawi, attivista per i diritti e animatore del sito Free Saudi Liberals: è stato condannato a sette anni di carcere e 600 frustate. Nel portale si discute infatti… Leggi tutto »