La nostra campagna “Viviamo bene senza D” anche a Bari e Ancona

Dopo Milano, Bologna e Cagliari la campagna di sensibilizzazione dell’Uaar ‘Viviamo bene senza D‘ arriva anche a Bari e Ancona. A Bari la campagna è stata presentata il 15 giugno e i 6×3 sono stati affissi in 18 postazioni. Anche l’edizione barese di Repubblica ha dedicato una gallerie ai manifesti, come già avvenuto per Bologna. Da segnalare la presenza dei manifesti a Cagliari. I megaposter dell’associazione sono appena arrivati ad Ancona e provincia (Osimo, Senigallia, Jesi, Filottrano). Lo scopo della… Leggi tutto »

Rabbi Sacks, il lord anti-ateo dai modi molto grezzi

Il quotidiano inglese Spectator ha ospitato un veemente articolo del rabbino capo Jonathan Sacks. Un uomo che deve aver recentemente conversato con il cardinal Gianfranco Ravasi. Perché anche lui si lamenta che non c’è più l’ateismo intellettuale ed elitario dei bei vecchi tempi dei Marx e dei Nietzsche, serioso fenomeno di nicchia e di cattedra che non poteva impensierire troppo il clero. Gli intellettuali atei odierni come Dawkins invece non gli piacciono. E nemmeno l’ateismo contemporaneo di massa, a ben… Leggi tutto »

Laicità alla francese e laicità alla Francesco

Sono passati cento giorni dall’insediamento del nuovo papa. La “luna di miele” e la conseguente papolatria non sono certo terminate, anche se pian piano si stanno allontanando dai livelli dei primi giorni, paragonabili a quelli dei fan più accaniti di una popstar. Papa Bergoglio sta cominciando (lentamente) a farsi carico dell’azione di governo della Chiesa universale, quindi anche delle relazioni politiche che una Chiesa interventista come quella cattolica intesse senza sosta. Francesco ha ricevuto in udienza, sabato scorso, la delegazione… Leggi tutto »

I danni provocati dal conflitto d’interesse clericale

Le cronache si riempiono spesso, un po’ troppo spesso, di notizie riguardanti reati commessi da persone insospettabili. O meglio, ritenute insospettabili perché vicine o addirittura appartenenti agli ambienti ecclesiastici. Vige un pregiudizio positivo nei confronti della militanza religiosa che non solo è ingiustificato, ma può provocare seri danni. L’ultimo caso è quello dell’ex prefetto Francesco La Motta, gentiluomo di sua santità e già vicedirettore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna, che gestisce i servizi segreti civili (vecchio nome, Sisde). L’Espresso ripercorre… Leggi tutto »

L’islamismo urticante del sultano Erdogan

Tre morti, centinaia di feriti, uso di prodotti chimici negli idranti. È questo il primo bilancio della durissima repressione condotta dal governo turco nei confronti dei giovani che manifestavano per Gezi Park e per una Turchia più libera. Una violenza senza precedenti in Turchia, ha dichiarato Amnesty International. Che ha anche denunciato come molti medici che hanno curato i dimostranti feriti siano stati a loro volta arrestati. I detenuti non si contano, il dato non è nemmeno pubblico. Il trattamento… Leggi tutto »

Parlamento europeo e laicità: obiezione di coscienza per servizio militare, ma anche a scuola

Pubblichiamo la traduzione di un comunicato stampa della Federazione Umanista Europea (di cui l’Uaar fa parte in rappresentanza dell’Italia), che commenta la bozza delle nuove Linee guida per la libertà di religione e convinzione adottate dal Parlamento Europeo. Per noi italiani questo documento è motivo di un doppio stupore. In un paese in cui non solo il ginecologo può rifiutarsi (impunemente) di praticare un aborto, ma anche di prescrivere la pillola del giorno dopo, in cui l’anestesista può rifiutarsi di… Leggi tutto »

Il futuro dell’Iran tra secolarizzazione strisciante e il “moderato” Rohani

Le elezioni presidenziali iraniane hanno consegnato la vittoria al candidato “moderato” Hassan Rohani, che ha ottenuto il 50,68% dei voti espressi. Curiosamente, il candidato meno clericale era anche l’unico chierico a presentarsi. L’elezione di Rohani è stata salutata con soddisfazione da quasi tutti i commentatori occidentali, a parte Israele. È tuttavia lecito chiedersi se tale accoglienza è adeguatamente motivata. I candidati ammessi infatti devono infatti avere un pedrigree islamicamente corretto e sono quelli meno sgraditi alla Guida Suprema, l’ayatollah Ali… Leggi tutto »

Abolire il Concordato: si può fare, si deve fare

Quando, quattro mesi fa, lanciammo la nostra petizione online che chiede di abolire il Concordato, oltre ai soliti noti che ci diedero degli anticlericali, altri ci diedero dei sognatori o degli utopisti. Un obbiettivo conseguibile nel prossimo secolo o nel quarto millennio, commentarono alcuni. A costoro potremmo rispondere che, se qualcuno non comincia a impegnarsi per un obbiettivo, quell’obbiettivo diventerà difficile da raggiungere anche nel quinto, di millennio. E tuttavia: è veramente così lontano come si pensa? Fino a prova… Leggi tutto »