Risultati della Ricerca: amnesty

Ateismo terrorista in Arabia? Terrore della libertà, piuttosto

Contro gli atei è stato detto di tutto, e da quasi tutti i leader religiosi, cattolici e non: è quasi scontato prendersela con chi si colloca nel punto più distante da qualunque credenza religiosa. Agli atei si addebitano i peggiori crimini dell’umanità (se non tutti), dal nazismo alla bomba atomica. Non manca quindi chi li ha accusati e li accusa anche del fenomeno terroristico. Per la prima volta, tuttavia, l’accostamento ateismo – terrorismo è entrato in una legislazione. È accaduto… Leggi tutto »

Guerra di religione in Centrafrica

È ormai drammatica la situazione nella Repubblica Centrafricana, dove il conflitto divenuto più intenso dal dicembre del 2013 è sfociato in una guerra civile e religiosa tra cristiani e musulmani. Un’emergenza umanitaria che conta ormai migliaia di morti, centinaia di migliaia tra sfollati e profughi e dove peggiora la situazione per milioni di persone che soffrono la fame, vista con crescente preoccupazione dalla comunità internazionale. Fin dalla sua indipendenza nel 1960, la Repubblica Centrafricana ha visto povertà, crisi, conflitti interni… Leggi tutto »

Essere genitori atei in Indonesia

Per un genitore non credente non è sempre facile dover crescere un figlio nei paesi occidentali, in teoria secolarizzati, ma dove la religione in alcuni contesti è ancora profondamente condizionante. Spesso ci si ritrova a dover affrontare situazioni imbarazzanti o difficili da gestire a scuola e nella società, se non vere e proprie discriminazioni. Se è vero in Italia, figuriamoci quanto può esserlo in paesi come l’Indonesia, dove l’islam ha una forte influenza, con tanto di repressione a colpi di… Leggi tutto »

Egitto, verso una democrazia compiuta o un regime militare?

Nell’Egitto sconvolto da imponenti manifestazioni di piazza e l’intervento dei militari la situazione si fa convulsa. Le proteste popolari per chiedere le dimissioni del presidente islamista Muhamed Morsi, che hanno portato in piazza milioni di persone, sono sfociate in forti tensioni e scontri con diversi morti. Ieri l’esercito ha imposto a Morsi un ultimatum e lo ha quindi destituito, sospendendo la Costituzione e dando un incarico ad interim al presidente della corte costituzionale Adli Mansour. Sono stati arrestati decine di… Leggi tutto »

L’islamismo urticante del sultano Erdogan

Tre morti, centinaia di feriti, uso di prodotti chimici negli idranti. È questo il primo bilancio della durissima repressione condotta dal governo turco nei confronti dei giovani che manifestavano per Gezi Park e per una Turchia più libera. Una violenza senza precedenti in Turchia, ha dichiarato Amnesty International. Che ha anche denunciato come molti medici che hanno curato i dimostranti feriti siano stati a loro volta arrestati. I detenuti non si contano, il dato non è nemmeno pubblico. Il trattamento… Leggi tutto »

Le sofferenze inflitte a Beatriz dagli antiabortisti

Ne abbiamo già scritto, e ora che la vicenda si è conclusa, è opportuno non dimenticarla. Occorre fare in modo che episodi del genere non si ripetano più, da nessuna parte del pianeta. La vita di Beatriz è stata a lungo appesa a un filo, un sottilissimo filo che si è fatto aggrovigliare tra diritto, religione e medicina. La storia è quella di Beatriz (vero nome Maria), ventiduenne di un piccolo paesino di Jiquilisco nello stato americano di El Salvador… Leggi tutto »

Genesi e natura della violenza sulle donne

L’approvazione della convenzione di Istanbul è, a suo modo, un titolo di merito per la Camera dei deputati italiani, tra le prime a vagliarla. Senz’altro meno degne di applausi sono le tante assenze da parte degli onorevoli, durante il dibattito e al momento del voto. Prendiamo tuttavia atto che, in un momento in cui le cronache si riempiono di notizie di orribili violenze crimini sulle donne, un segnale è stato dato. La convenzione del Consiglio d’Europa, siglata a Istanbul nel… Leggi tutto »

Indonesia, se il premio per la tolleranza viene assegnato a un liberticida

Già l’assegnazione dei premi Nobel per la pace è spesso motivo di critica, specialmente quando finisce a uomini con un passato di violenza. In questi casi, la giustificazione che viene addotta è che il riconoscimento va anche a chi sa superare i conflitti del passato per creare le premesse di future convivenze pacifiche. Ma cosa dire, quando un premio del genere finisce a un uomo che continua, pervicacemente, a costruire una società divisiva? L’episodio che raccontiamo è istruttivo di come… Leggi tutto »