Nuovo record per l’8×1000 statale per calamità naturali (con qualche nota stonata)

Con tre mesi di anticipo rispetto allo scorso anno il governo pubblica la ripartizione della quota dell’8×1000 dell’Irpef a diretta gestione statale. La buona notizia è che la categoria “Calamità naturali” tocca la cifra record di 25,2 milioni di euro (contro 11,8 di due anni fa e 19,5 del 2024). La cattiva è che i progetti ammessi al contributo coprono solo 17,4 milioni, quasi che il nostro paese non sia colpito da disastri ambientali.

L’8×1000 è un meccanismo fondato sull’inganno, occorre districarsi tra meandri burocratici e contabili. I 25,2 milioni di cui sopra sono costituiti da 24,7 di competenza e da 0,5 di residui di anni precedenti. Allo stesso modo i 19,5 milioni stanziati a giugno 2024 includevano residui per 2,8 milioni.

Questo significa che, considerando solo l’attribuzione diretta, la categoria “Calamità naturali” ha compiuto un balzo in avanti del 50%, passando da 16,6 a 24,7 milioni. Non male, tenuto conto del (religioso) silenzio della classe politica sull’argomento. Cerchiamo adesso di capire le ragioni del vertiginoso incremento.

La ripartizione pubblicata venerdì scorso sul sito del governo assegna la “quota per l’anno 2023”, ma in realtà i conti sono fatti sull’Irpef incassata dallo Stato sui redditi 2019 e dichiarati dai contribuenti nel 2020. La spiegazione sembrerebbe ovvia: le scelte a favore dello Stato passarono dal 16,5% delle dichiarazioni 2019 al 22,6% delle dichiarazioni 2020. Invece no, i conti non tornano. I 24,7 milioni assegnati la scorsa settimana dovevano essere molti di più.

Nel 730/2020 compare infatti per la prima volta la casellina che permette al contribuente che nell’8×1000 sceglie “Stato” di indicare anche la specifica tipologia di intervento tra le opzioni «1 – Fame nel mondo; 2 – Calamità naturali; 3 – Edilizia scolastica; 4 – Assistenza ai rifugiati; 5 – Conservazione di beni culturali». La proiezione che avevamo fatto sul numero 5/23 di Nessun Dogma tenendo conto della novità di questa fondamentale casellina portava a un ammontare di oltre 30 milioni per la categoria “Calamità naturali”. Dove sono finiti i milioni mancanti?

La risposta era stampata su quel numero di Nessun Dogma: «sono già in vista i bastoni che potranno infilarsi tra le ruote, con il governo Meloni che si è posto l’obiettivo di sottrarre fondi per sovvenzionare progetti per il “recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche”». Una previsione formulata a ragion veduta che si è puntualmente avverata. L’analisi di questi fondi sottratti e dei relativi progetti finanziati merita un approfondimento a parte che potrete leggere domani sempre su A ragion veduta.

Concludiamo tenendo lo sguardo rivolto alla parte mezza piena del bicchiere. Crescono ancora i fondi che, grazie all’8×1000 statale, sono disponibili per far fronte alle calamità naturali. Dei 25,2 milioni assegnati oggi grazie alle scelte compiute nel 2020 dai contribuenti, 7,8 restano a disposizione e 17,4 vanno a nove progetti presentati da altrettanti Comuni e al progetto presentato dal Club Alpino Italiano. Il dettaglio degli interventi è riportato di seguito (fonte governo.it).

Roberto Grendene

 

RichiedenteOggetto dell’InterventoContributo da erogare
Comune di Albano dl Lucania (PZ)Interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico in aree del centro abitato ad elevato pericolo da frana2.118.253,15 €
Comune di Polignano a Mare (BA)Lavori urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico in area a massimo rischio da dissesto nel centro abitato – Lama Monachile2.488.763,33 €
Comune di Tito (PZ)Interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico in un’area a massimo rischio da frana del centro abitato2.480.547,04 €
Comune di San Lucido (CS)Consolidamento del costone roccioso e dell’adiacente corpo di frana incombenti sulla linea ferroviaria ed a valle del centro storico di San Lucido – primo lotto funzionale2.500.000,00 €
Comune di Cutro (KR)Lavori di consolidamento e mitigazione rischio frane nel centro abitato del Comune di Cutro (KR) – periferia sud2.359.140,00 €
Comune di Mottafollone (CS)Lavori di consolidamento e messa in sicurezza dal rischio idrogeologico a ridosso dei nuclei abitativi e lungo la viabilità comunale nelle località Caccia-Zappamano1.396.163,60 €
Cai Club Alpino ItalianoTrail Emergency – ripristino della rete sentieristica post emergenza704.135,00 €
Comune di San Giorgio a Liri (FR)Lavori per interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e salvaguardia idrogeologica del Rio Cretta ed il Rio Riuscio1.248.966,26 €
Comune di Torano Castello (CS)Stabilizzazione versanti in frana mediante un insieme organico di interventi strutturali e non strutturali: gabbionate, palificate, muri di sostegno, regimazione acque piovane612.442,03 €
Comune di Capena (RM)Riqualificazione e valorizzazione ex lavatoio nel centro storico del Comune di Capena per la realizzazione di una struttura turistico culturale e messa in sicurezza area circostante1.463.690,81 €
Totale:17.372.101,22 €

 

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