Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della sindaca di Prato Ilaria Bugetti che
si è recata in Vaticano con il vescovo per regalare ai missionari 1.500 stole realizzate nel suo Comune per il giubileo della speranza.
La sindaca, con fascia tricolore, ha partecipato alla cerimonia nei Giardini Vaticani con il vescovo Giovanni Nerbini e monsignor Rino Fisichella.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Prato Ilaria Bugetti hanno partecipato, con le fasce istituzionali, alla cerimonia religiosa dell’ostensione straordinaria della Sacra Cintola, esibita dal vescovo Giovanni Nerbini. «Un momento di profonda spiritualità per la nostra comunità», ha scritto Giani sui social istituzionali, «un evento che rafforza le nostre tradizioni e l’identità culturale toscana».
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, in vista del giubileo degli ammalati e del mondo della sanità che si terrà il 6 aprile, ha invitato i dirigenti e gli operatori sanitari delle aziende e degli enti del sistema sanitario regionale a partecipare alla celebrazione religiosa con camici e divise da lavoro.
Una delegazione di studenti dell’Istituto “Fermi” di Sulmona (AQ) è stata condotta alla Badia di Santo Spirito al Morrone per una giornata di educazione ambientale promossa dalla diocesi dell’Aquila e dall’Arpa Abruzzo che si richiamava all’enciclica papale Laudato Si’.
Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha incontrato in cattedrale il cardinale Mimmo battaglia, arcivescovo di Napoli, per un incontro dal titolo “Il Giubileo, la sfida per un’autentica giustizia sociale”, alla presenza del vescovo di Reggio Calabria monsignor Fortunato Morrone e del suo vicario monsignor Pasqualino Catanese.
Il Ministero degli Esteri ha avviato una collaborazione con la Conferenza episcopale italiana e il Vaticano per attivare in tutta Italia percorsi ed eventi giubilari, lanciata con il convegno “Giubileo 2025 e turismo delle radici” organizzato dall’ambasciata italiana presso la Santa Sede.
La dirigenza dell’Istituto “Fresa Pascoli” di Nocera Superiore (SA) ha diffuso sui social un «messaggio di speranza» per «l’imminente Santa Pasqua».
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
L’Università di Parma ha inaugurato l’anno accademico con una prolusione del presidente della Cei e cardinale Matteo Maria Zuppi.
Una delegazione del gruppo europarlamentare dei conservatori e riformisti, cui è affiliato anche il partito di Fratelli d’Italia, si è recata in “pellegrinaggio” al monastero del Sacro Speco di Subiaco per celebrare san Benedetto, all’insegna dell’esaltazione delle radici cristiane anche in ambito politico e istituzionale. Per l’occasione il co-presidente Ecr Nicola Procaccini ha infatti proclamato, polemizzando con il riferimento al Manifesto di Ventotene, che «l’Europa è figlia di San Benedetto» e che addirittura «è stata bandita qualunque idea di spiritualità dentro all’Unione europea».
Il Comune di Torino ha aperto uno sportello per segnalare i casi di “islamofobia”, con il sostegno della Giunta, della Città metropolitana e del Comitato Interfedi.
La redazione
“…Il Comune di Torino ha aperto uno sportello per segnalare i casi di “islamofobia”…”
Che a breve sarà gemellato con lo sportello dei casi di “cristofobia” e di “cattofobia”
al fine di organizzare maratone di pianto giubilare. Che tristezza!
I casi di islamofobia, dovrebbero essere segnalati per ricevere onoreficenze.
Gli amministratori locali sfruttano il giubileo per farsi pubblicitá ridicola o anche per fare una gitarella a Roma, a spese dei contribuenti.
Che razza di regalo e’ quello delle “stole”? Che se ne fanno i missionari e chiunque altro? Se le mettono a carnevale? La sindaca di Prato si merita la clericalata e la stupidata della settimana.
Non voglio nemmeno dilungarmi sulla stolida presunzione di quelli che vanno ‘in missione’ a rompere gli zebedei in paesi lontani con la presunzione di portare ‘il vero dio’. Stola o non stola.
Ho appreso stamane che il nostro presidente del consiglio parteciperà all’anniversario del xx anno della morte di Wojtyla, gigante della fede e difensore del cristianesimo e dell’occidente. Ricordo con una certa indignazione che costui beatificò Ante Pavelic nel 1998. Costui alleato del fascismo in Croazia , capo degli utasha massacrò i Serbi in modo indiscriminato, donne, anziani, disabili, non credenti , i bambini venivano infilzati con i ferri degli spiedi. E’ considerato uno dei più grandi criminali della storia dell’umanità. Gli stessi nazisti erano schifati da costui, ma per la chiesa invece un campione della fede. Assolutamente coerente che la signora Meloni ed i giornali di destra stiano celebrando costui. Invito i partecipanti di questo sito a leggere gli articoli pubblicati su questo sito. Pavelic e il vaticano di Costante Mulas . Lontano dai pasti è il mio consiglio. Una nota ironica e di colore. Gli Utasha avevano affidato i beni derubati al Vaticano, ma quest’ultimo si rifiuta di restituirli. Troppo forte quando si parla di soldi non scherzano.
Dal punto di vista italiano andrebbe ricordato anche la non collaborazione con la giustizia italiana e la protezione concessa a Marcinkus, lo IOR e ai vari pedofili ecclesiastici, da vero insabbiatore, come nel caso Orlandi, oltre alla vicinanza col dittatore Pinochet, come ha trattato monsignor Romero. Proprio un bel personaggio da ricordare. Purtroppo i giornali clericali si sperticano nella celebrazione ed elogio di questo ambiguo personaggio, frettolosamente santificato, prima che venissero fuori i vari scheletri nell’armadio.
La perla su Repubblica la frase sulla sua attenzione per i giovani: certo, soprattutto se molto giovani, per loro la chiesa ha sempre avuto una grande attenzione malsana.
Riguardo ai soldi ho visto oggi la recensione di un libro critico sul papa argentino appena uscito. Significativo il commento sull’attenzione per i poveri: “La teologia del popolo è ancorata alla società, ma non ha come obiettivo la liberazione dei poveri, vuole piuttosto aiutarli a vivere con dignità la propria condizione e cultura, conservando una sorta di purezza originaria.” Aiutiamoli a sopravvivere e rimanere poveri in sostanza, senza disturbare il mondo dei ricchi e dei potenti. Con pure l’esaltazione dell’ecologismo pauperista, in effetti se sei povero consumi poco e degradi meno l’ambiente. Avranno spiegato questo a Sulmona nella giornata di educazione ambientale promossa dalla diocesi col comune?