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L’articolo sul campus estivo ateo è solo per gli abbonati.

Meglio così, mi infastidisce solo l’idea!

Non è un granché.

Comunque tentare non nuoce: domani prego il tetrapak del latte.

Grazie Flavio.

Di primo acchito ho pensato: “Bah, questi mi sembrano posti per bambini ricchi”.

Ma poi ho scoperto che quella dei camp estivi americani è una tradizione di vecchia data, probabilmente molto più diffusa di quanto non sia da noi (colonie estive e affini).

Anche se…. forse in fondo non mi sbagliavo più di tanto sull’accessibilità di queste strutture.

Tuttavia, se posso fidarmi di Wikipedia, il tipico camp estivo a quanto pare non è di ispirazione religiosa, ragion per cui mi sfugge il motivo per il quale si vogliano istituire dei camp per “figli degli atei”, anziché mandarli nei “normali” camp. Mi sembra un po’ segregazionista.

Altra osservazione: nella religiosissima America si sente il bisogno di strutture per l’educazione dei “figli degli atei” e nella religiosissima America le organizzazioni “umaniste” hanno i soldi per realizzarle.

Infine… questa mattina mi sono dimenticato di pregare il mio cartone del latte, e a dire il vero non credo che lo farò neanche domani: anche se non visto da nessuno, l’idea di pregare il latte mi fa vergognare di me stesso.