Dal 2007 la nostra associazione assegna premi di laurea a studenti che si sono distinti per un elaborato finale coerente con gli scopi dell’Uaar. Proprio ieri, 17 novembre alle 18:00, il responsabile eventi dell’associazione Giorgio Maone e Mosè Viero, componente della giuria per il premio e redattore per la rivista Nessun Dogma, hanno “incontrato” in diretta on line sui nostri canali social i vincitori dell’edizione di quest’anno per la categoria Discipline umanistiche, che hanno presentato le proprie tesi e risposto a domande e osservazioni. Per la laurea magistrale, sono stati premiati ex aequo il dottor Alex Grisafi e la dottoressa Chiara Salvatori; mentre per la triennale si è affermata la dottoressa Giulia Mariani.
Nella sezione dedicata sul nostro sito abbiamo intanto caricato le tesi vincitrici per questa categoria. Potete anche vedere il video della presentazione su Facebook e YouTube. In attesa della presentazione degli elaborati per le altre categorie del Premio laurea Uaar!
Riportiamo le motivazioni della giuria per la categoria Discipline umanistiche, composta da Raffaele Carcano, Giovanni Gaetani e Mosè Viero, per le singole tesi.
Dott.ssa Giulia Mariani – Legge 22 maggio 1978 n. 194: il dibattito sull’interruzione volontaria della gravidanza
Il dibattito sulla Legge 194 sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza è un tema molto comune, a livello giornalistico ma anche tra le tesi di laurea. L’approccio di Mariani però ci è sembrato degno di nota: l’elaborato ripercorre il tortuoso sentiero che portò all’approvazione della Legge con un piglio documentaristico molto attento, riportando alla luce anche prese di posizione e scontri interni tra “fazioni” che sono stati nel frattempo dimenticati. Lo scritto, peraltro molto ben scritto ed estremamente scorrevole, dà conto di istanze favorevoli e contrarie, e dedica il giusto spazio anche all’individuazione dei punti deboli della Legge, alla luce di dati e statistiche. Il quadro generale che risulta dalla lettura della tesi è interessante perché vi si riconoscono in nuce alcuni punti tutt’ora centrali nel dibattito sull’IVG: la prospettiva storica permette non solo di comprendere meglio i limiti del provvedimento ma anche di pensare a come lo si potrebbe perfezionare in futuro.
Dott.ssa Chiara Salvatori – Ereditarietà epigenetica del trauma. Un’analisi delle questioni morali
L’elaborato di Salvatori esamina un tema pionieristico destinato a diffondersi sempre più nel dibattito accademico a venire: il concetto di “mutazione epigenetica”, ovvero l’idea che la trasmissione di alcuni tratti genetici possa venire influenzata (i.e. inibita, attenuata, etc.) da fattori ambientali di vario tipo, come traumi, relazioni interpersonali, stili di vita, e così via. L’indagine è calata in un framework naturalistico di derivazione humeana, nel quale il soggetto umano è “incarnato” e “relazionale”, ovvero dotato di un corpo e calato in una rete di relazioni interpersonali dalle quali la riflessione morale e meta-etica non può prescindere. È in quest’ottica che Salvatori mostra non solo l’anacronismo dei vecchi approcci deontologici (aprioristici, idealisti e assolutistici), ma anche e soprattutto la necessità di “naturalizzare” l’etica e di porre il discorso morale in un contesto empirico-scientifico e genuinamente interdisciplinare, al crocevia tra psicologia, filosofia, neuroscienze, biologia evoluzionistica e genetica.
Dott. Alex Grisafi – Ingiustizia epistemica, responsabilità ed esperienze trans
Il tema affrontato è centrale, perché impatta frontalmente le strategie di ogni realtà laica del mondo democratico e rischia di eroderne le possibilità di successo. L’autore analizza una posizione che, benché poco nota nel nostro paese, ha il pregio di cercare una sintesi razionale che sia anche largamente condivisibile. L’illustrazione è realista e argomentata, completata da una sorta di “test pratico” rappresentato da interviste a persone trans. Una tesi, quindi, nello stesso tempo utile e valida, meritevole di un riconoscimento.
La redazione