Articoli Di: rgrendene

Conte bis: briciole di laicità, regresso alle porte

Rispetto alla precedente edizione con la Lega in maggioranza, solo qualche briciola di ragione e laicità è caduta dalla tavola imbandita di riverenza clericale del governo Conte II. Ora che dalla coalizione che lo sostiene sembra uscita Italia Viva, i voti di M5s, Pd e LeU non bastano a tenerlo in piedi e gli occhi sono puntati sul voto di fiducia in programma domani alla Camera e martedì al Senato. E le prospettive non sembrano rosee. Il sessantaseiesimo esecutivo della… Leggi tutto »

Tante buone ragioni per agire (bene)

Vale la pena impegnarsi in un’associazione come l’Uaar. Perché significa impegnarsi per cambiare in meglio il mondo. Lo spiega Raffaele Carcano, già segretario Uaar dal 2007 al 2016, in questo articolo del numero 1/2020 della rivista Nessun Dogma, di cui ora è il direttore. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Partiti politici. Ideologie economiche. Sindacati. Chiese. Istituzioni sovranazionali. La stessa democrazia. Ovunque volgiamo lo sguardo, possiamo cogliere segnali inequivocabili di crisi… Leggi tutto »

È il momento della scelta educativa migliore: dire NO all’ora di religione cattolica

“Le iscrizioni a scuola sono ancora più facili!” è lo slogan che campeggia sul sito Iscrizioni on line 2021/22 del Ministero dell’istruzione. Uno slogan beffardo, viste l’omertà, la disinformazione e le complicazioni che avvolgono la scelta delle alternative all’insegnamento della religione cattolica. Da lunedì scorso e fino alle ore 20 di lunedì 25 gennaio i genitori che devono iscrivere i propri figli a una classe prima sono alle prese con moduli da compilare e domande da spedire. Tra le varie… Leggi tutto »

L’agnosticismo felice e la speranza altrui

Quando si affronta il tema dell’esistenza di Dio fra i due opposti e netti schieramenti di atei e teisti viene spesso a forza e quasi sempre da altri collocata e subito dimenticata in un ambiguo spazio mediano la posizione dell’agnostico. Tacciato da altrettanto spesso ambo le parti di ignavia, di incapacità o di mancante coraggio, parrebbe essere filosoficamente e antropologicamente quasi il riflesso della propria posizione di indifferenza. Non manca però una certa iconografia classica che vede l’agnostico anche in… Leggi tutto »

La scienza e la libertà di scelta irrazionale

L’avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 sta nuovamente generando manifestazioni di diffidenza nei confronti della scienza, che non si limitano peraltro soltanto ai vaccini. Abbiamo discusso di questo fenomeno (e di come affrontarlo) nel numero 1/2020 della nostra rivista Nessun Dogma, intervistando la giornalista scientifica Silvia Bencivelli. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Salute, benessere, alimentazione: aumenta il numero di chi segue teorie indimostrate. Spesso è più colto della… Leggi tutto »

Un peso e due misure: Genova a censura alternata

In questi giorni hanno suscitato giusto scandalo e altrettanto giusta indignazione i manifesti degli integralisti no choice contro l’aborto farmacologico, con la pillola Ru486 paragonata ad un veleno e la donna che la sceglie a una Biancaneve suicida e omicida. Indignazione che una volta tanto non ha scosso solo la società civile ma le stesse amministrazioni delle città nelle quali sono comparsi i cartelloni. Milano, Roma, Trento in ordine di apparizione hanno infatti ritirato e disaffisso prontamente una comunicazione ritenuta… Leggi tutto »

Vogliamo rendere laico e civile il nostro paese

No, l’Italia non è un paese laico e civile. Certo, non c’è la pena di morte per chi esce dalla religione nella quale è stato inserito dalla nascita, come invece accade in almeno 10 paesi nel mondo. Ma occupa solo il 101° posto nella classifica dei paesi che rispettano i diritti di atei e agnostici, dietro la Polonia e ben lontani dalla vetta, dove per l’Europa ci sono Olanda e Belgio. E non lo è per le scelte politiche, visto… Leggi tutto »

La morte può attendere: cinquant’anni dal vero divorzio all’italiana

La famosa pellicola del 1961 di Pietro Germi, Divorzio all’italiana, è emblematica di quel contesto culturale perdurato in Italia per la maggior parte del ventesimo secolo, che oggi appare ormai anacronistico, in cui il matrimonio era indissolubile e al tempo stesso il delitto d’onore non veniva punito per quello che è: un omicidio. La formula del rito nuziale prevedeva infatti esplicitamente, e tuttora prevede nella variante concordataria, l’impossibilità della separazione coniugale fino alla morte di uno dei coniugi, per cui… Leggi tutto »