Il Circolo UAAR di Roma ha presentato il programma della X Settimana Anticoncordataria UAAR, che si svolgerà nella capitale dall’11 al 18 febbraio 2010.
11-18 febbraio, Roma: X Settimana Anticoncordataria UAAR
23 commenti
Commenti chiusi.
Il Circolo UAAR di Roma ha presentato il programma della X Settimana Anticoncordataria UAAR, che si svolgerà nella capitale dall’11 al 18 febbraio 2010.
Commenti chiusi.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |
E’ possibile ricorrere contro la costituzionalità di alcune norme contenute nel Concordato, sia a livello di Corte Costituzionale (pare senza crocifisso) che di CEDU ?.
Esempio: riconoscimento da parte dello Stato Italiano delle sentenze dei Tribunali ecclesiastici per l’annullamento dei matrimoni concordatari, con l’evidente danno dell’ex coniuge che perde il diritto all’eventuale assegno.
E dove sta scritto nella costituzione che in caso di scioglimento del matrimonio un coniuge ha diritto all’assegno?
Infatti non si tratterebbe di revisionare il “diritto all’assegno”, che non è certo materia concordataria. Si tratterebbe di revisionare le modalità con cui un matrimonio dichiarato religiosamente nullo viene ratificato come nullo anche civilmente, cosa che adesso avviene quasi sempre, in maniera quasi automatica.
Secondo me, tale automatismo dovrebbe esistere SOLO nei casi in cui il matrimonio è stato annullato per cause che sono riconosciute come motivazioni di nullità ANCHE civile. E dare un taglio, invece, alla vergognosa consuetidine della sparizione istantanea, anche civile, di matrimoni annullati per questioni esclusivamente dottrinali, che con la legge civile non c’entrano niente.
In definitiva, se un matrimonio viene dichiarato nullo per documentata incapacità di intendere e di volere di uno dei due, che sia nullo anche per lo stato ci sta tutta. Ma perché mai lo stato dovrebbe convalidare un annullamento concesso solo perché i due, “quando si sono sposati, non desideravano figli”, oppure, non credevano davvero nell’indissolubilità”? E da quando in qua per contrarre un matrimonio valido civilmente si deve essere obbligati a volere dei figli, o si deve dichiarare di credere nell’indissolubilità? Ma andiamo…
Lisa
Se due persone non vogliono che il loro matrimonio sia soggetto al diritto ecclesiastico, sono liberissimi di andarsi a sposare in Comune.
Se vuoi il matrimonio cattolico, sottostai anche alle regole del matrimonio che hai scelto.
Hai detto bene
Nessuno sta dicendo che uno non si puo’ sposare in chiesa (e sottostare alle regole del matrimonio cattolico), ma se uno e’ italiano DEVE (dovrebbe) sottostare alle leggi italiane, che prevedono, in caso di rottura del matrimonio, gli alimenti al coniuge piu’ debole.
E’ possibile ricorrere contro la costituzionalità di alcune norme contenute nel Concordato, sia a livello di Corte Costituzionale (pare senza crocifisso) che di CEDU ?.
Alcuni anni fa, il Presidente della Corte costituzionale, cattolico dichiarato, dopo lavori estivi di restauro dell’aula, non ha piu’ rimesso il crocifisso e al suo posto ha fatto mettere un quadro antico della nativita’.
Quando ero segretario, ho mandato diverse lettere ai presidenti della Corte, rimaste senza risposte; sono nel nostro sito:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/30.html
http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/31.html
Mi sono sempre chiesto se hanno avuto una qualche influenza nel comportamento del presidente.
Ecco, me lo son sempre chiesto pure io… Adeleeee?
Deve essere interessante la proiezione dell’11. Ma per assistere bisogna essere tesserati?
@capitano666
Tutti gli incontri UAAR sono aprti al pubblico.
Scusate, e la commemorazione di Giordano Bruno?
@ Angela
la organizza l’omonima associazione.
ehm… quello del concordato è uno degli ambiti in cui si manifesta più chiaramente il fatto che la certezza del diritto è una pura chimera…
per quanto riguarda il ricorso alla Corte costituzionale, nessun privato cittadino (o associazione o avvocato ecc.) è abilitato a farlo: può avvenire solo con la richiesta di un giudice che, nel corso di un differente procedimento, ravvisa autonomamente o dietro rilievo delle parti, un possibile “incidente” di incostituzionalità. Sospende il procedimento in corso e rinvia alla corte.
Alla CEDU invece si può arrivare solo dopo aver esperito tutti i rimedi di giurisdizione interna: primo grado, appello e cassazione. Ecco perchè la storia del crocefisso Albertin è durata 7 anni…
a parte ciò, ci sarebbe prima da risolvere il per niente pacifico problema su cosa è il concordato. Un trattato di diritto internazionale? Una fattispecie sui generis doppiamente protetta da una norma sui generis come l’art. 7 cost.? O, come secondo alcuni costituzionalisti d’assalto, chiamamoli così, Ainis in testa, l’art. 7 è invece norma eccezionale e provvisoria, implicitamente “abrogata” dal nuovo concordato del 1984, che degrada quindi allo stesso rango delle Intese con le confessioni di minoranza? E le Intese, come atto discrezionale del Governo, possono venire modificate o imposte unilateralmente? (si veda l’attuale ricorso al Consiglio di Stato dell’Uaar contro il diniego di intesa)… ecc. ecc. ecc.
Insomma, la vedo lunga e difficile. Ma mai impossibile.
@Adele
“ci sarebbe prima da risolvere il per niente pacifico problema su cosa è il concordato”
A me pare il piu’ grosso accordo finalizzato al crimine ed alla truffa, che la CCAR sia mai stata in grado di estorcere da un altro libero stato.
Pero’ e’ il mio punto di vista personalissimo….Non mi intendo di legge come te! 😉
Caro Paul non puoi rifartela con la CCAR. Se una chiromante viene da te e dice: dammi cento euro che ti vendo un talismano portafortuna con il quale puoi vincere al superenalotto tu che fai, lo compri?
Parlando in modo esplicito e diretto, gli dico di metterselo in quel posto…Davvero!
Gente che spaccia amuleti, puo’ far colpo solo sui cretini che gli danno retta. 😉
Wanna Marchi LIBERA SUBITO, per capirsi!
La scorsa settimana per esempio, si e’ avvicinata una rom mentre rimettevo a posto il carrello della spesa. Questa ovviamente aspettava il mio maledettissimo euro (…e bada bene, sono tutto tranne che tirchio!). Si e’ avvicinata e mi ha detto:”Che dio ti bendedica…”. Con quella tipica aria di perenne sofferenza che li caratterizza quando accattonano.
L’ho fulminata con gli occhi e gli ho detto che dio non esiste, e che per guadagnarmi i soldi vado a lavorare…IO!
Il mio comportamento sebbene puo’ essere considerato cattivo, malvagio, alla Borghezio o quant’altro, in realta’ e’ il miglior modo con cui si dovrebbe trattare coloro che vivono alle spalle degli altri…
Capisci il nesso con la storia della maga che vende talismani???
E quello con la storia del concordato??? 😉
Ma no.
Perché “alla Borghezio”?.
Dì pure “alla ateo razzista”.
Stai tranquillo che sono due qualificazioni compatibili.
@Eusebio
Razzista?…Nn direi che sia una questione di razismo. E’ piu’ una questione di non farsi prendere in giro…Ops!…Dimenticavo, sei una “pecorella” e a certe cose ormai ci sei abituato, TU!
Mi raccomando, metti bene la firma nella casella dell’8×1000 anche quest’anno!…Non ti sbagliare, se no come potresti finanziare i tuoi amichetti nullafacenti inetti e parassiti del nostro paese.
Posso chiedere se l’Uaar sarà anche al No-Vat di sabato 13?
il 13/2 l’Uaar sarà a Campo de’ Fiori
al novat ci saranno probabilmente soci uaar dello stesso orientamento politico
Federico scrive:
“Se due persone non vogliono che il loro matrimonio sia soggetto al diritto ecclesiastico, sono liberissimi di andarsi a sposare in Comune.
Se vuoi il matrimonio cattolico, sottostai anche alle regole del matrimonio che hai scelto.”
Benissimo, a parte che non credo tutti sappiano quello che ho scoperto un paio di giorni fa, e cioe’ che da una decina d’anni chiedere l’annullamento e’ diventato piu’ facile, presso i 19 tribunali che la Sacra Rota ha sul territorio italiano. Con l’annullamento pero’ il coniuge piu’ debole – di solito la moglie – non ha diritti riconosciuti, dato che la convivenza, a differenza dei paesi civili, non e’ riconosciuta, e quindi un uomo puo’ liberarsi della moglie anche dopo x-anni di matrimonio con x grande a piacere pagando 400+2000 euro di spese, che nel caso il marito in questione sia benestante sono bazzecole.
In sostanza il matrimonio religioso non offre alcun paracadute per la donna, non piu’ di una convivenza che in Italia non da’ diritti. Ancora una volta, la chiesa e’ dalla parte dei maschi piu’ ricchi.
Tutto cio’ in Italia ovviamente, perche’ negli altri paesi l’annullamento del matrimonio religioso non ha impatto sul mantenimento.
Riassumendo, sposarsi in chiesa in italia e’ a rischio e pericolo di chi non disponga di una completa indipendenza economica.
Non solo. La Sacra Rota dichiara il matrimonio “mai esistito”. I figli eventualmente nati, per mantenere il cognome paterno devono ricorrere all’istituto del cd. “matrimonio putativo” (artt. 128 ss. c.c.) del nostro ordinamento. Il punto è che la delibazione della Sacra Rota per il nostro ordinamento è equiparabile a una sentenza di un paese straniero. Per avere dunque efficacia nel nostro ordinamento avviene un procedimento specifico chiamato di delibazione presso la Corte d’Appello. Beh, il 99,9% degli atti della sacra rota vengono traslati; su cifre di molto ma di molto inferiori si attestano invece i riconoscimenti di tutte le altre sentenze di tutti gli altri paesi…