Documento vaticano sulla pedofilia ecclesiastica

Le linee guida c’erano già, scritte dai vescovi irlandesi, nel “Green Book” guidelines on child protection, pubblicato nel gennaio 1996, in cui si raccomandava che tutte le accuse di abuso su minori dal parte del clero erano da riferire all’autorità civile. Il Vaticano si oppose a questo documento.

Il “Green Book” è online. Sono in ritardo di 15 anni, e di molti più abusi.

In tali istruzioni, il porporato afferma che la Chiesa, “nella persona del Vescovo o di un suo delegato, deve mostrarsi pronta ad ascoltare le vittime ed i loro familiari e ad impegnarsi per la loro assistenza spirituale e psicologica”

Qualcuno mi dica se sbaglio.
Il vescovo va dalla vittima (al 99% un bambino) che ha subito il trauma di un’atto sessuale contro volontà e contro la sua predisposizione e gli dice: “ti porto la parola del signore; dirai tre ave marie due pater noster che ti allevieranno ciò che hai sofferto, ed in più un nostro fratello che ha studiato psicologia ti aiuterà a comprendere cosa è accaduto!!!!!!!!”
Bene, prima ce lo ha preso e poi lo prendono per il……è così o sbaglio? Risarcimento in denaro perchè decidano i suoi genitori come e dove curarlo non esiste, vero? A già dimenticavo…..il denaro è lo sterco del demonio. Grazie signori prelati, come siete buoni voi.

Vedremo se veramente la gerarchia cattolica inizierà a denunciare i propri membri abusatori perchè vengano fermati…. personalmente me lo auguro di cuore, significherebbe meno vittime nel futuro.

«Per quanto riguarda la formazione dei futuri chierici, la lettera chiede un “corretto discernimento vocazionale” e una “sana formazione umana e spirituale dei candidati”, facendo in modo “che essi apprezzino la castità e il celibato e le responsabilità della paternità spirituale da parte del chierico e possano approfondire la conoscenza della disciplina della Chiesa sull’argomento”.»

… corretto discernimento vocazionale / sana formazione umana e spirituale dei candidati / apprezzino la castità e il celibato / responsabilità della paternità spirituale /….

Maronna santa! E se invece di tutte queste bellissime cose, così difficili da capire e da interiorizzare, non si procedesse all’evirazione dei candidati? In fondo la Chiesa non ebbe a lungo nulla da eccepire sulla castrazione di tanti poveri giovanetti. Allora si andava per le spicce, i papi non si chiedevano se certi trattamenti fossero contro natura, anzi i castrati erano vere star e molto richiesti.
Sicuramente i preti senzapalle sarebbero meno pericolosi per i chierichetti. Immaginate poi un Bagnasco, un Ruini, un Bertone non afflitti dal testosterone … Forse il mondo sarebbe più pacifico.

Cosa significa “per quanto riguarda la “cooperazione con le autorità civili”, si chiede che sia “sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte”, senza tuttavia “pregiudicare il foro interno sacramentale”.?
Significa forse “Si devono denunciare alla magostratura civile i preti pedofili se le disposizioni della chiesa non impongono il contrario, come di fatto impongono.”??? 😯

Poi: “Per quanto riguarda la formazione dei futuri chierici, la lettera chiede un “corretto discernimento vocazionale” e una “sana formazione umana e spirituale dei candidati”, facendo in modo “che essi apprezzino la castità e il celibato e le responsabilità della paternità spirituale da parte del chierico e possano approfondire la conoscenza della disciplina della Chiesa sull’argomento”.”
QUESTO E’ OTTIMO: contribuirà eccellentemente al calo delle “vocazioni”! 🙂
A meno che non sia equivoca la parte “possano approfondire la conoscenza della disciplina della Chiesa sull’argomento”, che potrebbe anche significare che i futuri chierici devono conoscere bene le famigerate “Crimen sollicitationis” e “De delictis gravioribus” 🙁

Pare che in Francia la legge obblighi i vescovi a denunciare i preti sospettati di pedofilia. Ci vorrebbe una cosa del genere anche da noi, altrimenti è tutta aria fritta.