Comincia oggi la sessantottesima edizione del Festival del cinema di Venezia. Anche quest’anno, per la sesta volta consecutiva, l’UAAR assegnerà il premio Brian, che andrà «un film che evidenzi ed esalti i valori dal laicismo, cioè la razionalità, il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose».
L’associazione
Un solo premio UAAR e solo a Venezia, e perché non anche alla Mostra di Roma ?
Dicotomia festivaliera, ovvero come farsi del male con due mostre del cinema a Roma e Venezia.
Non hanno sempre torto quelli del nord che si arrabbiano. Non solo i politicanti romani hanno scippato a Venezia la candidatura per le Olimpiadi del 2016, non solo hanno tentato di spostare il Gran Ptremio di Formula Uno da Monza a Roma, ma hanno messo in difficoltà anche la ben più importante e famosa Mostra del Cinema sulla Laguna organizzando (Veltroni) e potenziando (Alemanno) una passerella a Roma per cinematografari italiani e stranieri. Come diceva un cinematografaro romano di indubbia qualità, Nanni Moretti, continuiamo a farci del male !
Ma possiamo trarre un beneficio da questo male istituendo un premio UAAR anche a Roma, con relativi benefici di visibilità mediatica.
Giulio C.Vallocchia http://www.nogod.it
mi auguro che in questo Festival ci sia un film eccellente come “Lourdes” (Premio Brian 2009)
Grazie per avermelo ricordato! Mi ero ripromesso di vederlo e poi, complice senza dubbio l’assoluto silenzio mediatico, mi era completamente dimenticato della sua esistenza.
Per me idem con FabioFLX.
Avevo letto “al via la strage del cinema di Venezia”… ho decisamente bisogno di ferie…
Sono curioso anche io di conoscere i film laici da premiare, son certo che i critici cinematografici dell’UAAR sapranno cogliere i segni della laicità anche quest’anno e ci consiglieranno un film che ne valga la pena.
tra i valori indicati ultimamente apprezzo molto il “pluralismo”